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Riaprono i giardini di Palazzo D’Avalos

Sono stati ultimati i lavori per la ricostruzione del muro di contenimento di Palazzo D’Avalos crollato a gennaio dello scorso anno, durante un’ondata di maltempo che ha fatto franare la porzione maggiormente protesa verso est della balconata panoramica dell’antica residenza.

L’intervento, finanziato dalla regione Abruzzo per un importo complessivo di 425mila euro ed eseguito dall’impresa Di Prospero di Pescara che si è aggiudicata l’appalto bandito dal Dipartimento opere pubbliche, governo del territorio e politiche ambientali, ha riconsegnato alla città un’opera che verrà inaugurata venerdì, nel corso di una cerimonia, alla presenza del Governatore Luciano D’Alfonso.

Il muro di contenimento sottostante i giardini napoletani di Palazzo D’Avalos è stato ricostruito con materiale originario, così come prescritto dalla Soprintendenza ai beni storici ed architettonici, mettendo in sicurezza l’intera struttura. Il ciglio del costone è stato consolidato con un muro interno di cemento armato largo un metro e 80 centimetri, con una fondazione larga 5 metri e tre file di micropali che entrano nel terreno fino alla profondità di dieci metri. Anche il rivestimento esterno, composto dagli stessi mattoni originari, è terminato.

Gli interventi, iniziati nei mesi scorsi con ritardo rispetto alla tabella di marcia, sono slittati a causa delle procedure d’appalto. La prima gara era stata annullata per un errore di notifica. Il muraglione era ceduto lo scorso anno in seguito al maltempo creando allarme per le condizioni strutturali della residenza marchesale e polemiche per i mancati interventi di messa in sicurezza allorquando sono comparse le prime lesioni. I danni causati dal maltempo furono al centro anche della Commissione di studio sul dissesto idrogeologico varata dall’assemblea civica. L’organismo, presieduto dall’ingegner Corrado Sabatini, consigliere comunale di maggioranza, è finita in archivio dopo alcune riunioni. Aveva il compito di prendere atto degli studi e delle ricerche sui fenomeni franosi e di elaborare proposte che consentano al Comune di programmare gli interventi necessari.

Anna Bontempo

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