E’ Francesco Menna il vincitore delle primarie del Pd. Il capogruppo consiliare, che fin dalle prime schede è apparso in netto vantaggio, ha ottenuto 3.222 voti, pari al 72,7% , cioè 2.015 in più della deputata Maria Amato che con 1.207 voti si è attestata al 27,3%. Una vittoria schiacciante salutata dall’applauso delle persone presenti sugli spalti del Palazzetto dello sport, da abbracci e strette di mano.
L’acclamazione del vincitore è avvenuta alle 21,41 quando Menna ha fatto il suo ingresso nell’impianto sportivo, da cui si era allontanato per starsene insieme con gli amici. Tra i primi a fargli le congratulazioni sono stati l’assessore regionale alla programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, gli assessori comunali Vincenzo Sputore, Marco Marra, Nicola Tiberio e Lina Marchesani e il presidente del consiglio Giuseppe Forte che lo hanno sostenuto nella competizione.
Commovente la stretta di mano tra il vincitore e la deputata.
“E’ stata una bellissima manifestazione d’affetto”, ha commentato emozionato il candidato sindaco del centrosinistra, “siamo una grande comunità politica che saprà lottare per raggiungere un obiettivo comune, vincere le elezioni di giugno”.
Maria Amato, che per tutta la giornata non ha mai abbandonato il Palazzetto dello sport, ha accettato il risultato con la signorilità che la contraddistingue.
“Francesco Menna ha stravinto”, ha sottolineato, “c’è stata una grande risposta popolare di cui bisogna prendere atto. I vastesi hanno confermato la politica sanitaria dell’assessore Paolucci e l’amministrazione comunale del sindaco Luciano Lapenna. Sosterrò Menna cercando di metterci tutta l’energia possibile”.
A urne chiuse il risultato che balza agli occhi è la massiccia partecipazione: 4.447 i vastesi che hanno votato, 414 in meno rispetto alle primarie del 2011 quando a sfidarsi furono il sindaco Luciano Lapenna e il presidente del consiglio comunale Giuseppe Forte.
Il via vai di gente è iniziato di buon’ora, subito dopo l’apertura delle urne. Sul parquet del Palazzetto dello sport hanno sfilato, dalle 8 alle 20, migliaia di persone desiderose di incidere, con il loro voto, sulla scelta del candidato sindaco del centrosinistra da schierare in campo alle elezioni comunali di giugno. Volti distesi, pacche sulle spalle e strette di mano dopo una campagna elettorale al fulmicotone durante la quale Menna e la Amato hanno marcato le differenze: il primo nel segno della continuità con l’amministrazione comunale del sindaco Luciano Lapenna, la seconda sull’onda della discontinuità. Alla fine le primarie sono state il terreno di scontro delle due anime del Pd.
“Lo scontro favorisce la partecipazione e da questo punto di vista l’affluenza è stata al di sopra di ogni aspettativa”, ha chiosato il sindaco che per l’occasione sfoggiava una cravatta di colore rosso fuoco, “in caso contrario sarebbero state competizioni annacquate. Sono state invece primarie reali”.
Nel Palazzetto si sono dati appuntamento di buon’ora politici e sostenitori dei due candidati.
In serata è arrivata anche la segretaria provinciale del Pd, Chiara Zappalorto, protagonista di un endorsement a Menna poco gradito da Domenico Molino, uno dei sostenitori della Amato che l’ha accusata di non essere “super partes”. L’arrivo della segretaria provinciale è stato accolto con gelo sia dalla deputata sia da Molino che si è rifiutato di stringerle la mano. Nel Pd c’è aria da resa dei conti.
Anna Bontempo