“La Sport Management non ha pagato regolarmente i canoni di affitto per la gestione della piscina e la giunta ha avviato la procedura per la risoluzione del contratto”. Testuali parole del sindaco Luciano Lapenna. E’ toccato a lui e non all’assessore allo sport Luigi Masciulli, assente per impegni di lavoro, rispondere in aula, in occasione del consiglio comunale, ad una interrogazione della minoranza.
Il primo cittadino ha ribadito le ragioni che hanno spinto l’amministrazione comunale a procedere a causa dell’ inadempimento contrattuale della società di Verona che nel 2011 si è aggiudicata l’appalto per la gestione dello stadio del nuoto. La Sport Management non versa il canone di 30mila euro l’anno.
Una situazione che, a quanto pare, va avanti da diverso tempo, ma che l’amministrazione comunale ha deciso di affrontare a distanza di pochi mesi dalla naturale scadenza del contratto prevista per giugno.
“Avete capito? Dopo anni di interrogazioni e denunce, dopo anni di sollecitazioni da parte dell’opposizione a risolvere il contratto, a tutelare i lavoratori e le casse comunali, soltanto adesso, a pochi mesi dalla scadenza del contratto, la giunta avvia la procedura”, attacca Davide D’Alessandro, firmatario dell’interrogazione che ieri ha ottenuto una risposta in consiglio comunale, “perché? Non è dato sapere. Il castello di carta costruito intorno alla piscina comunale è miseramente crollato. È stato il sindaco, che questa volta non ha potuto esimersi come ha fatto tante volte in passato, a certificare l’irresponsabilità della sua amministrazione. Quella che verrà dovrà ereditare questo disastro e rilanciare con una nuova gestione l’intera struttura. Mentre a San Salvo viene inaugurata una Cittadella dello Sport che tutti invidiano, a Vasto non vengono pagati i canoni d’affitto e l’amministrazione, invece di agire con decisione e tempismo, dorme per anni. Sono ovviamente vicino a tutti i lavoratori che hanno subito danni ingenti da questa irresponsabilità amministrativa, danni riconosciuti, la settimana scorsa, anche da una ineccepibile sentenza giudiziale”, conclude il consigliere comunale.
Anna Bontempo