Sabato sera, dalle 19.00, in piazza Barbacani, andremo ad abbracciare Massimo Desiati, il vincitore delle primarie di domenica scorsa. Abbracciando Massimo abbracceremo tutta la coalizione che si prepara alla grande corsa per collocare a riposo l’Amministrazione Lapenna e quanti l’hanno sostenuta negli ultimi dieci anni, i peggiori anni della nostra vita. Sarà un abbraccio lungo tre mesi, dal 13 marzo al giorno di giugno in cui passerà dalla stessa piazza per salire le scale di Palazzo di Città.
Domenica scorsa, dopo la stretta di mano con Peppino Tagliente, l’amico di sempre, (scrivo di sempre perché gli amici tali restano anche se si dividono per anni) Massimo ha recuperato qualcosa che era stata scippata a questa città, l’unità del centrodestra e dei movimenti civici che non si sono mai riconosciuti nella guida sinistra, che mai si sono inginocchiati davanti ad essa. C’erano volti felici e affranti, lacrime di gioia e di tristezza, perché in politica, come nella vita, si vince e si perde, ma in tutti c’era la gioia profonda di aver ritrovato un mondo, di averlo rivitalizzato, di averne riacceso la speranza.
Un mondo che non credeva più, un mondo disilluso, abbattuto. È bastato chiamarlo a raccolta, davanti a cinque candidati che si sono confrontati e non scontrati, e quel mondo si è trasformato in un’alluvione di consensi. Hanno votato per scegliere il candidato a Sindaco ma, di più, hanno votato per la vittoria di giugno, per riprendersi tutto ciò che negli anni gli era stato tolto.
La politica muove animi e passioni. Non è vero che è fredda burocrazia, fumo di sigaretta nelle stanze buie del poterucolo locale. La politica, se è fatta da Uomini veri e Donne vere, muove le folle, accende i cuori. Domenica è stato bello esserci.
Sabato sarà bello esserci. A giugno sarà bellissimo esserci. Segnatevi la data e non smettete di sognare. I sogni, con questa nuova coalizione, sono già realtà.
Davide D’Alessandro