“Il nuovo regolamento della polizia municipale? La toppa, peggiore del buco, per cercare maldestramente di sanare tutto”. E’ spietata l’analisi di Marco Di Michele Marisi, che ha dedicato l’articolo di apertura del 55esimo numero di ‘Giovani In Movimento’ alla vicenda del nuovo disciplinare approvato dalla giunta comunale (e non dal consiglio), che è stato oggetto di una pioggia di critiche da parte dei sindacati.
“E’ un pezzo della storia di ordinaria prepotenza amministrativa sotto la regia del sindaco Luciano Lapenna”, attacca il responsabile di Giovani in movimento, “che, al solo scopo di mantenere un predominio su un Corpo che invece dovrebbe essere autonomo, non ha esitato a calpestare le leggi. E così, via la laurea per il comandante, nel cestino le leggi regionali, nel cesso quelle nazionali, con le graduatorie ci si puliscono i piedi e i concorsi servono solo per eleggere Miss Italia. Vige la legge Lapenniana: il comandante va bene senza laurea, senza concorso, e deve essere sotto le dipendenze di un Dirigente, che gli dice cosa e come deve farlo”.
Marisi ricostruisce tutte le tappe della vicenda. Parla di “fumo negli occhi per nascondere l’abuso che qualcuno tra i vigili urbani ha avuto il coraggio di denunciare e qualcun altro ha preferito ingoiare. Poi la toppa, peggiore del buco: un regolamento per cercare maldestramente di sanare tutto. Una storia di ordinaria prepotenza”.
Anna Bontempo
