Piscina, la Corte dei Conti archivia gli esposti

 

 

Sono stati archiviati gli esposti sulla piscina comunale. Il timbro sulla regolarità degli atti amministrativi posti in essere  dall’amministrazione  comunale è stato apposto dalla Procura generale della Corte dei Conti d’Abruzzo.

La magistratura contabile ha disposto, nei giorni scorsi, l’archiviazione degli esposti ritenendo legittima l’azione del Comune portata avanti con la Sport Management, la società di Verona che da cinque anni gestisce lo stadio del nuoto di via Conti Ricci.

A comunicare l’esito del procedimento avviato dalla magistratura contabile è stato il Sindaco Luciano Lapenna. L’argomento piscina è stato affrontato anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale, sollevato dall’interrogazione presentata da Davide D’Alessandro, dell’intergruppo consiliare Vasto 2016.

Pungolato dalle minoranze, il primo cittadino è intervenuto in aula per ribadire quello che abbiamo scritto nelle scorse settimane, ma che la società di Verona ha tentato di smentire: cioè che la Sport Management non ha pagato regolarmene i canoni di affitto (30mila euro annui) costringendo il Comune ad avviare la procedura per la risoluzione del contratto che, a dire il vero, scadrà il prossimo 27 giugno.

“C’è una contestazione fatta dal Comune – spiega ancora il Sindaco – e c’è una risposta della Sport Management, che a seguito di queste azioni ha versato anche dei canoni. Chiede naturalmente di poter compensare per alcuni lavori che, a detta della società sono stati fatti, e che erano lavori dovuti. Quindi, c’è un contenzioso aperto. Quello che più mi preme, però, è l’archiviazione disposta dalla Corte dei Conti. Credo sia la risposta migliore all’opposizione, ma soprattutto agli esposti e a quanto è stato scritto, a volte anche in modo non veritiero, rispetto ai rapporti tra il Comune e la Sport Management”.

La risposta di Lapenna non ha placato le polemiche sulla gestione dello stadio del nuoto. Anzi, semmai le ha rinfocolate.

“Sono totalmente insoddisfatto – replica D’Alessandro – i fatti e anche certe sentenze, non solo gli articoli di stampa, danno conto di una certa irresponsabilità amministrativa del Comune che ha avviato la procedura per la risoluzione del contratto a ridosso della scadenza. Significa che per anni la gestione dell’impianto sportivo è stata nelle mani di una gestione inaffidabile, visto che chi è moroso non può che essere definito inaffidabile, a fronte di un comportamento quantomeno sonnolento, per non dire altro, dell’amministrazione comunale”.

Anna Bontempo

 

 

 

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