Ha rivendicato con orgoglio i risultati conseguiti in tutti i settori nonostante i pesanti tagli operati dal Governo centrale, ha minimizzato le crisi amministrative (nove in dieci anni), attaccato gli avversari politici e messo in guardia dai “salti nel buio con persone che strillano, ma sono inconcludenti”.
Luciano Lapenna ha scelto la centralissima piazza Barbacani per raccontare il suo decennio amministrativo. Sul palco allestito vicino al castello Caldoresco c’erano, oltre al primo cittadino, il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, la deputata Maria Amato, il candidato sindaco del centrosinistra, Francesco Menna e il presidente del consiglio comunale Giuseppe Forte.
E mentre Lapenna tracciava il bilancio dei suoi dieci anni di amministrazione, gli avversari politici manifestavano il loro dissenso a pochi metri di distanza con un enorme striscione installato sulla sede di Fratelli d’Italia, sul quale campeggiava la scritta: “Luciano Lamenna una tragedia lunga dieci anni. Fermiamoli”.
“Era il 12 luglio del 2006 quando mi sono insediato”, ha esordito il sindaco, “a quell’epoca il Comune riceveva dallo Stato trasferimenti pari a 5 milioni e 795mila euro, mentre oggi sono poco più di un milione e 87mila euro. Senza considerare che dal 2008 sono venuti a mancare al bilancio comunale anche i circa 4 milioni di euro di oneri di urbanizzazione, prodotti dal saccheggio urbanistico consentito negli anni precedenti”.
Nonostante le ristrettezze economiche molti i risultati vantati dal primo cittadino, grazie ad una rigorosa ed attenta politica di risanamento delle casse comunali.
“Abbiamo tagliato la spesa per il personale, passata da 10 a poco più di sette milioni di euro”, sostiene, “nel 2006 Vasto aveva un direttore generale e 10 dirigenti, oggi le figure apicali sono appena tre. Grazie alla lotta all’evasione siamo riusciti a scovare 3.868 contribuenti che non avevano mai pagato la tassa sui rifiuti. Le crisi amministrative? Ne abbiamo avuta una sola con l’azzeramento della giunta. Vorrei ricordare che negli anni passati l’ex sindaco Giuseppe Tagliente è scappato dal Comune perché non era più in condizioni di gestire la cosa pubblica. Lo stesso dicasi per Filippo Pietrocola che ha vissuto in modo drammatico soprattutto gli ultimi due anni della sua vita amministrativa. Io rivendico con orgoglio di aver completato i due mandati con una gestione tutto sommato tranquilla”.
Lapenna ha rivendicato con forza i risultati conseguiti nel commercio, nel sociale, nella tutela dell’ambiente e ha messo in guardia la platea di fedelissimi radunata in piazza Barbacani.
“Tagliente con il suo piano regolatore ha devastato Vasto”, ha aggiunto, “vogliamo parlare di Massimo Desiati? E’ stato assessore con Tagliente, è stato consigliere comunale per tanti anni. Vasto non ha bisogno di fare salti nel buio con persone che parlano, urlano, strillano, ma sono includenti e dove hanno amministrato hanno fatto solo danno alle loro collettività. Francesco è la persona giusta. Tutti conosciamo la sua onestà. Onestà è la parola che deve accompagnare ancora il futuro di questa città”.
Anna Bontempo