Si è tenuto ieri pomeriggio, in una sala gremita, l’incontro del Pd “Una città sottosopra”, che ha visto la presenza, oltre che del Segretario del Pd Gennaro Luciano, dell’On. Arnaldo Mariotti e del capogruppo Luciano Cilli, anche la presenza dell’assessore alla Programmazione Economica e Sanità della Regione Abruzzo Silvio Paolucci.
Ad aprire l’incontro il segretario Gennaro Luciano che ha ringraziato i tanti esponenti di centrosinistra presenti e i giustificati assenti Gabriele Marchese, Domenico Di Stefano e Angelo Angelucci.
“Il Pd si farà promotore di un nuovo centrosinistra, in un percorso unitario e con lo sguardo rivolto al futuro senza dimenticare le nostre radici. Un solo obiettivo comune: riprenderci la nostra Città”. Esordisce così il segretario Luciano nel suo discorso di apertura facendo riferimento anche ai vari comunicati del centrodestra che ha definito “incommentabili” sottolineando come l’amministrazione, che si appresta a svolgere l’ultimo anno di mandato, pecchi di improvvisazione e di scarsa programmazione; “L’ultimo consiglio comunale –prosegue il segretario- ne è una prova”.
Il segretario parla della Cittadella dello Sport, “unica opera realizzata” (in project financing con la società Mille Sport) e peraltro inaugurata con una doppia cerimonia; parla della Marina di San Salvo le cui opere previste verrebbero fuori dalla “mitica” particella 18; parla di della pista ciclabile, non conclusa per la mancanza di un’autorizzazione, quella delle ferrovie; parla dell’adeguamento ed ammodernamento delle scuole che, come sottolinea lo stesso Luciano “saranno sì a norma, ma rappezzate”; parla del nuovo piano regolatore che “taglierebbe a metà San Salvo Marina”. Torna a parlare dell’ultimo miglio della ferrovia, mai completato; dell’Autoporto, mai attivato. “Realizziamo l’ultimo miglio, mettiamo in condizioni di poter e DOVER andare a parlare con la Pilkington, -continua il segretario- per far sì che i camion utilizzino l’autoporto e la ferrovia che ad essa sarà collegata”; parla di Vasto e San Salvo come di due città diverse ma complementari; la prima “Città della Cultura”, la seconda “Città dello sviluppo industriale, ma ora –riferendosi a San Salvo– non più così”. Ha infine ricordato dei 13milioni di euro di cui tanto l’amministrazione Magnacca va orgogliosa, ribadendo che una cospicua parte (circa la metà) è dovuto alla Regione Abruzzo, grazie anche all’impegno del locale Partito Democratico.
“Non c’è vento favorevole per chi non sa dove andare e il Pd sa esattamente dove andare. Riprendiamoci la Città, la nostra Città, torniamo con un nuovo centrosinistra” -conclude il segretario.
A seguire, l’intervento del Capogruppo del Pd in consiglio comunale Luciano Cilli che ribadisce e conferma le parole del segretario Luciano sottolineando come “Questi quattro anni di amministrazione all’opposizione sono stati duri con un centrosinistra non poi così aggregato, ma unito nei principi. Abbiamo vinto battaglie senza parlarci, bastava guardarci in faccia. Questa sofferenza non la vogliamo più. L’amministrazione Magnacca non ha strategie, non ha messo in cantiere niente. Noi, nel passaggio “Mariotti-Marchese” eravamo una “macchina da guerra”, avevamo una programmazione e le nostre tasse erano le più basse della Regione Abruzzo. Noi –ha concluso Luciano Cilli– abbiamo un unico obiettivo: ridare alla nostra Città un’amministrazione di centrosinistra che merita di avere. Sono certo che a breve faremo una grande festa per la rinascita del “nuovo centrosinistra”.
Breve ma incisivo l’intervento dell’On. Mariotti che ha fatto un plauso e condiviso pienamente le parole del segretario Luciano e ha aggiunto “L’amministrazione Magnacca è al capolinea”. “Intravedo –continua Mariotti- la possibilità di costruire un centrosinistra rinnovato nelle persone e nei contenuti. La risorsa umana c’è ed essa stessa è una forza”. Torna a parlare di bilancio, di cifre definendole “il cuore dell’amministrazione. Se la programmazione è sbagliata, le cifre saranno sbagliate e ciò vuol dire una cosa sola: il tutto cadrà sulle spalle dei cittadini e delle famiglie”.
L’incontro si è concluso con l’intervento dell’assessore regionale Silvio Paolucci che non è voluto entrare nel merito delle polemiche di questi giorni ma ha sottolineato di sentirsi “orgoglioso di essere un “uomo di parte” inteso come “uomo di sinistra”. Ho un’appartenenza politica che è quella del Partito Democratico, ma sono comunque, al di là della mia appartenenza, un “uomo politico”, un “uomo delle istituzioni” e l’impegno della Regione per questa città ne è la prova. Sarò con voi per accompagnarvi nella prossima campagna elettorale, sarò al fianco di Francesco Menna nelle prossime elezioni comunali a Vasto”. Ha proseguito elencando quello che, nei suoi dodici mesi di lavoro, ha compiuto in questo territorio, cosa, come ha sottolineato lui stesso “non ha fatto il governo Chiodi in sei anni”. Parla della Stroke Unit, del reparto di lunga degenza,della classificazione dell’Ospedale di Vasto come DEA di primo livello; dell’inserimento di figure professionali quali il radiologo, il diabetologo, l’assistente sociale, la ginecologa e la risoluzione dei problemi del Cup per quanto concerne il Distretto di base di San Salvo e la stabilizzazione della postazione del 118. L ’assessore regionale Paolucci conclude il suo intervento parlando del programmato “nuovo ospedale” spiegando l’iter per la sua realizzazione ed il perché delle lungaggini avute. “Il governo Chiodi e Venturoni non aveva coperture finanziarie. Questa è la verità”, afferma Paolucci. “Metà del finanziamento è stato messo dallo Stato, con una variazione per cassa fatta lo scorso anno dal Governo Renzi, mentre l’altra metà era a copertura della Regione. Chiodi e Venturoni, come copertura finanziaria, avevano messo i proventi delle sdemanializzazioni dei cinque vecchi ospedali, ma il Nucleo di valutazione del Ministero ritenne sovrastimata quella copertura ritenendo il progetto non affatto credibile. Adesso – ha concluso ed assicurato Paolucci – quelle sdemanializzazioni sono state valutate per il loro reale valore e la copertura è ora credibile. A questo punto possiamo permetterci di proseguire nell’iter di realizzazione del nuovo ospedale”.
Laura Rongoni