Riceviamo e pubblichiamo – Esprimiamo soddisfazione per l’avvenuto concreto avvio delle misure legate al “pacchetto giovani” del psr Abruzzo 2014/2020. Lo siamo perché si è avviata la macchina organizzativa delle nuove opportunità di sviluppo dell’agricoltura Abruzzese riposte nell’articolata pianificazione legata al secondo pilastro della pac 2014/2020. L’avvio del “pacchetto giovani” fa il paio con le misure a “superficie” come Indennità Compensativa, Biologico e Prati – Pascolo per la quale chiediamo la proroga formale dei termini delle domande legandole a quelle uniche della pac previste per il prossimo 15 Giugno.
Nel merito del “pacchetto giovani” troviamo molte luci e qualche ombra.
Positivo è che le domande vengono presentate informaticamente attraverso il portale SIAN dell’Agea, diversamente da altre regioni Italiane dove è stato ed è fatto ancora manualmente con chiaro raddoppio di tempi e costi finanziari a carico delle aziende agricole, che non ci sono criteri vincolanti particolari perché le istanze sono limitate agli aspetti anagrafici e descrittivi del progetto d’investimento così da poter offrire anche opportunità future oltre alla consistente disponibilità finanziaria pari ad € 21.000.000.
Troviamo qualche ombra nello scarso concorso pubblico legato agli investimenti pari al 50% (zone normali) o 60% (montane e svantaggiate) per un massimo di € 30.000 che potrebbero scoraggiare molte ambizioni riposte in questa opportunità. Verifichiamo qualche dubbio sugli aspetti formali del bando che andranno presto chiariti sui reali significati allo scopo di evitare interpretazioni diverse tra i vari livelli burocratici interni alla regione e tra i tecnici incaricati dalle aziende per l’inoltro delle istanze.
Camillo D’Amico, presidente Copagri Abruzzo