Cerimonia di inaugurazione del centro di accoglienza del pellegrino intitolato a “Don Enrico Liberatore”, monaco benedettino morto il due febbraio scorso in un tragico incidente stradale. La sala di accoglienza è stata voluta dal sindaco Remo Bello e dalla sua amministrazione. “Tutti ricordiamo Don Enrico per la sua grande bontà e umiltà nell’accogliere il prossimo. Era amato da tutti , una persona che ci mancherà”, ha ricordato il sindaco. Presenti l’Abate Romano Cecolin, il priore Don Paolo Lemme che ha benedetto la sala, il fratello Don Guido, le sorelle, alcuni famigliari , il vicesindaco Vincenzo Cocchino e l’assessore Antinoro Piscicelli. Dopo l’inaugurazione, santa messa in ricordo di Don Enrico con una grande partecipazione di fedeli. A seguire, verso le 20 circa, l’interessante concerto di musica sacra “Misa Tango” La Misatango (o Misa a Buenos Aires) per voce, coro, archi, pianoforte e bandoneòn, è una particolare opera sacra che sta facendo il giro del mondo. L’opera è scritta dal M° Martìn Palameri, con il tipico ritmo del Tango, simbolo musicale popolare dell’Argentina, pur mantenendo la tradizionale forma della “Messa”, in sei movimenti e con il testo in latino, con il coinvolgimento di moltissimi musicisti, provenienti da nord e sud Italia, oltre che dalla zona frentana . Con il coro Hippolito Sabino di Lanciano, il coro Madonna delle Grazie di S. Apollinare, il coro Polymnos Ensemble di Lanciano, Il coro Il Labirinto di Brescia e il coro del Conservatorio “F. Torrefranca” di Vibo Valentia. Soprano Chiara Chialli, Bandoneòn Mario Stefano Pietrodarchi, flauto Sarah Rulli, pianoforte Matteo Bisbano, quintetto d’archi del Conservatorio di musica “F. Torrefranca”. Scritta come una messa tradizionale, in latino e che segue le parti dell’Ordinario, si rende unica poichè i ritmi e le armonie sono quelle audaci del tango.