Banner Top
Banner Top

Maxi tagli in Comune, restano solo due dirigenti

Dai sei dirigenti del 2006 ai due di oggi. Nel giro di un decennio si è drasticamente ridotto il numero delle figure apicali in Comune dove, dopo il pensionamento dell’architetto Pasquale D’Ermilio della sezione urbanistica (l’ultimo dipendente in ordine cronologico a chiedere il collocamento a riposo), sono rimasti in servizio Vincenzo Marcello e Michele D’Annunzio, entrambi di ruolo.

Diminuiscono anche i settori – che passano da cinque  a quattro – con l’accorpamento degli uffici tecnici e con la nascita di un’unica grande struttura denominata “ Lavori pubblici e Urbanistica”.

In compenso sono aumentate le posizioni organizzative – in tutto dieci –  cioè le figure intermedie che nella gerarchia del personale vengono subito dopo i dirigenti. A queste vanno aggiunte le “alte professionalità”, sei in totale.

E’ un assetto organizzativo funzionale? E, in caso affermativo, ha una ricaduta in termini economici con un risparmio per le casse dell’ente? L’amministrazione comunale, con il sindaco Luciano Lapenna in testa,  non ha dubbi. Ne è convinta. A nutrire invece più di una perplessità sono i sindacati.

“Va bene l’accorpamento dei settori, che è in linea con quanto già fatto in altri enti, ma due dirigenti  sono decisamente pochi per un comune come Vasto”, è il parere di Pino Molino, segretario aziendale Cisl, “ a mio parere, per rendere funzionale la macchina amministrativa sono necessarie tre figure dirigenziali: una per l’area tecnica, l’altra per quella contabile e la terza per l’area amministrativa. Vanno invece ridotte le posizioni organizzative, che sono troppe”, aggiunge Molino, “con il consequenziale aumento delle responsabilità ai capi-ufficio, come è emerso, tra l’altro, nel corso di una recente assemblea sindacale”.

Della riduzione del numero di dirigenti si iniziò a parlare nel 2006 anno in cui la giunta di centrosinistra si insediò in Comune dopo tredici anni di gestione del centrodestra. Lapenna ne trovò sei in Comune che, quando sono andati in pensione, non sono stati rimpiazzati. L’amministrazione ha comunque conferito incarichi di direzione a dipendenti già presenti nell’organico comunale. E’ il caso dell’avvocato Alfonso Mercogliano – che negli anni passati ha diretto la sezione urbanistica comunale e in seguito le Finanze ed il Personale – e dello stesso D’Ermilio andato in pensione il 1° aprile. Nelle scorse settimane la giunta comunale ha rimesso mano di nuovo alla riorganizzazione dell’ente e, con l’obiettivo di conseguire “ottimali livelli di efficienza, efficacia ed economicità”, ha varato un nuovo modello organizzativo  con l’accorpamento in un unico settore di Urbanistica e Lavori pubblici.  La direzione della  nuova struttura farà capo ad un unico dirigente e non più due.

                    Anna Bontempo

 

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

1 Comment

  1. Francescopaolo D'adamo

    Il fallimento di Lapenna si può evidenziare in questa maniera: All’inizio della “sindacatura” ha rimosso l’Architetto Michele D’Annunzio dalla dirigenza del settore Urbanistica e alla fine lo ha ricollocato al suo posto.

    Reply

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.