Due mense scolastiche chiuse dai NAS e mancata approvazione del bilancio di previsione. Chiude in “bellezza” l’amministrazione del sindaco Luciano Lapenna che, agli sgoccioli del mandato amministrativo e a poche settimane dal ritorno alle urne, consegna a chi subentrerà in Comune una città piena di problemi non risolti.
Emblematica la storia delle mense scolastiche che i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni hanno chiuso per problemi igienico-sanitari. Ma si tratta solo di questo o la ditta aggiudicataria dell’appalto non ha rispettato neanche il capitolato d’appalto? A sentire i genitori – che lamentano addirittura la somministrazione di cibi provenienti dal Vietnam (altro che chilometro zero!) – ci sarebbero anche altre carenze.
Alza il velo su questa brutta storia il consigliere comunale Mauro Del Piano, che rivela altri aspetti inquietanti. Gli uffici comunali, stando a quanto denuncia l’esponente di Sel, erano al corrente da mesi delle criticità delle mense.
Ma non è stato fatto nulla, anche se c’erano tutti i presupposti per addivenire alla risoluzione del contratto. Anzi, l’amministrazione comunale si è anche costituita in giudizio, davanti al Tar, per difendere l’appalto aggiudicato alla Allfoods srl di Albano Laziale, in provincia di Roma. Sarebbe logico, a questo punto, aspettarsi qualche provvedimento, ma l’amministrazione Lapenna ci ha abituati al traccheggiamento.
E’ successo anche con la piscina comunale le cui inadempienze hanno portato ad una procedura di risoluzione del contratto a ridosso della scadenza prevista per giugno. Verrebbe da ridere se non si trattasse di cose maledettamente serie perché ci sono di mezzo i soldi pubblici e, nel caso delle mense, il benessere dei bambini.
E che dire del bilancio di previsione? Non è stato approvato neanche dalla giunta e difficilmente passerà al vaglio del consiglio comunale. Non ci sono i tempi tecnici, visto l’imminente ritorno alle urne. Chiunque diventerà sindaco di Vasto si ritroverà tra le mani una brutta gatta da pelare, perché senza bilancio approvato non si può spendere neanche un euro. Come si fa ad affrontare una stagione turistica in queste condizioni?
Sinceramente non invidio chi diventerà sindaco di una città come Vasto, una città dove basta un acquazzone per far saltare i tombini.
Anna Bontempo