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Borgo in abbandono, la notte succede di tutto

Di giorno si tocca con mano il problema dello spopolamento, di notte diventa teatro di raid teppistici ai danni del patrimonio pubblico e privato. Non c’è pace per il centro storico di Vasto, quello che una volta era il cuore pulsante della città e che oggi lamenta un pesante calo demografico. L’appello lanciato di recente da Don Domenico Spagnoli risuona tra i vicoli del vecchio borgo. Il parroco di Santa Maria Maggiore che, in occasione di uno dei tre incontri promossi dall’associazione civica Porta Nuova e da Italia Nostra ha chiesto maggiore attenzione per la parte antica di Vasto, è stato apprezzato dai residenti. Il sacerdote ha individuato una serie di criticità proponendo provvedimenti tesi al recupero ed alla valorizzazione del patrimonio artistico, con interventi di restauro e conservativi ma anche con direttive di tipo urbanistico che evitino scempi e azioni volte all’incremento abitativo. Il parroco ha chiesto anche un censimento dei residenti, la maggior parte dei quali anziani e stranieri, oltre ad una maggiore presenza delle forze dell’ordine.
Don Domenico ha ragione”, dicono i parrocchiani, “la sua è una fotografia reale del centro storico lasciato in abbandono ed in balia dei vandali. Qui di notte succede di tutto: spesso veniamo svegliati dalla musica assordante che proviene dai locali e dagli schiamazzi di chi alza il gomito. E guai ad intervenire se qualcuno vomita o urina sui gradini di casa. Si rischia anche di essere malmenati. Noi vogliamo che il vecchio borgo torni ad essere come una volta”.
Uno dei presupposti fondamentali è l’incremento dei residenti che, secondo il piano di recupero del centro storico approvato nei mesi scorsi dalla giunta comunale, è stimato in 200 unità in più.
Dal dedalo di viuzze di via Santa Maria Maggiore a Porta Nuova, quartiere che ricade nel perimetro del centro storico. Anche qui non mancano le proteste per le condizioni di degrado della villetta di cui si fa portavoce il consigliere comunale Davide D’Alessandro (Vasto 2016).
Lo spettacolo che si presenta davanti al celebre arco, accanto al monumento all’Emigrante, è a dir poco indecente: erbacce, sterpaglie, sporcizia e incuria”, osserva l’esponente di minoranza, “un’amministrazione che si rispetti e che ha rispetto per i cittadini e gli abitanti non lascia il quartiere in queste condizioni. Per Porta Nuova non basta neanche l’arrivo delle elezioni. La speranza è che il Comune provveda almeno a ridare all’area un aspetto decoroso. Prima del 5 giugno, prima dell’estate, prima del ritorno a Vasto dei tanti emigranti che ancora la sognano più attraente ed accogliente”, conclude D’Alessandro.

Anna Bontempo

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