Egregio Sindaco: Resta te stesso.
Qualcuno, educatamente si è rivolto a me risentito del fatto che qualche giorno prima del ballottaggio io avessi mandato e fatto pubblicare dalle varie testate giornalistiche locali una mia lettera aperta, nella quale palesavo il mio rammarico, per questi anni trascorsi, della totale assenza della giunta Lapenna, ai vari convegni nazionali che si sono tenuti qui a Vasto in difesa dei bambini e delle Famiglie. Una lettera, la mia, che lamentava la non presenza delle suddette istituzioni in tutte le mie iniziative sia a livello nazionale che europeo, specialmente in occasione di tutti gli arrivi e le partenze, quali momenti topici e particolarmente indicati ad avere il supporto e la presenza delle forze rappresentative della città.
Cari signori, mi è d’obbligo ribadire che io non “mangio” ne a casa del sindaco ne tantomeno mangio in comune, nonostante il comune, in quanto io cittadino, sia “casa mia” come di tutti i cittadini, e questo è bene ricordarlo ogni tanto a questi signori, partendo dal Sindaco per arrivare all’ultimo degli uscieri, a cui paghiamo gli stipendi, dirigenti compresi.
Io spero vivamente che Francesco Menna non continui a perseverare, per il bene dei bambini, almeno nelle politiche sociali, la stessa identica strada dei suoi predecessori, ossia: ignorare sostanzialmente e nei fatti i bambini, le famiglie e le associazioni che sul territorio si occupano di Famiglia “tradizionale”, come piace chiamarla a loro, in un ottica esclusivista di stampo femminista. Un “brand” quello del femminismo che garantisce un sempreverde e certo bacino di voti che costoro si portano appresso da anni e parlo della vecchia giunta insieme ai “compagni” che Gestiscono “associazioni e cooperative” che subdolamente portano avanti, abilmente nascosti dietro un buonismo peloso, il loro vero obiettivo ossia: smembrare le FAMIGLIE “Tradizionali”, per dare spazio a famiglie per “intenderci” come quella di Vendola e compagni/e.
Certamente sono il primo a ritenere che come coppia costoro debbano avere oltre ai loro doveri anche i relativi diritti ma mai e poi mai ciò deve avvenire a discapito della FAMIGLIA!! Intesa come Madre natura l ha creata.
Francesco ma tu non fai parte di una Confraternita? Potrai mai permettere questo?
Il primo segnale lo avremo già quando verrà comunicato il nome dell’assessore alle politiche sociali ….e poi vi spiegherò il perchè!
Come ho già detto all’ inizio io non “mangio” a casa di nessuno e tutto quello che sono riuscito a fare in questi anni e che continuo a fare lo devo alle mie gambe, alla mia caparbietà e alla capacità di accettare non pochi rischi, e mi riferisco qui alla mia stessa incolumità, data l’oggettiva pericolosità delle mie camminate. Casomai devo, la buona riuscita delle mie battaglie, alla gente comune, ai piccoli commercianti di Vasto, e non, che pur con sacrificio hanno sempre ad ogni mia iniziativa tirato fuori dalle loro tasche qualche offerta per darmi la possibilità di continuare a dare voce ai bambini.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, è “caduta” al mio ritorno, il 28 maggio 2016.
Dopo un mese di estenuanti fatiche, mettendo a repentaglio la mia salute, tentando di fare qualcosa di utile e significativo, nell’ottica della promozione dei diritti dei più deboli, mi ritrovo a dover pagare per un tavolino messo in piazza, per un metro quadro il suolo pubblico, dovendo amaramente constatare che tra tutto quel che viene destinato per il sociale, il mio operato non trova presso le istituzioni locali alcun riscontro e tanto meno ne viene riconosciuto il merito.
Infine voglio vivamente sperare che Francesco Menna che ho visto crescere non continui a farsi coinvolgere dai movimenti o associazioni dalle quali è circondato. Queste, nella loro azione di antagonismo, mi paiono agire con modi di stampo misandrico, nei confronti dl padri, di nonni paterni, mentre restano ciechi e sordi a tutto ciò che non è in qualche misura tinto di rosa.
Spero vivamente che non continui come il suo predecessore a ignorare tutto ciò che facciamo a favore dei bambini e delle famiglie.
Spero ancora come ho già detto, che per questo 2016 di poter avere l’onore, al quarto convegno Nazionale “Papi gump” che si terra il 10 Settembre a Vasto, di poter finalmente dire per la prima volta: ”signori vi presento il Sindaco della mia città!”, visto che chi lo ha preceduto non si è mai degnato di presenziarvi ne lo ha fatto chicchessia della sua giunta.
Un comune, una regione, una nazione che non si preoccupano dei propri figli e delle proprie famiglie è una città destinata all’oblio.
Detto questo, caro Francesco: non posso che augurarti buon lavoro.
Vedi, Francesco … quella è gente che quando ti fa dei favori poi..li rivuole indietro e con gli interessi e tu non puoi come ben sai a quel punto astenerti dal rirenderli…pena ??
Torni a Casa!!..
Tanti cari Auguri di cuore
Antonio sei stato molto analitico nel tuo ragionamento,ma hai dimenticato un particolare molto basilare. Vai a rileggere i tuoi articoli.