Dal 16 agosto e per quarantadue giorni consecutivi, fino cioè al 26 settembre , scatta il fermo biologico. Un fermo che interesserà l’Adriatico, da Pesaro a Bari e che toccherà dunque anche la costa vastese.
Un provvedimento, volto alla riproduzione naturale delle specie ittiche d’interesse commerciale, che coinvolgerà le sole unità autorizzate all’esercizio dell’attività di pesca con il sistema a strascico, consentendo dunque alla piccola pesca di operare, allo scopo di garantire la benchè minima presenza del pesce fresco sulle nostre tavole. Le piccole imbarcazioni pescano infatti pannocchie, sogliole e gallinelle, anche se i pescatori fanno notare come negli ultimi tempi la quantità del pesce pescato è dimezzata.
Mimmo Grosso, rappresentante degli armatori pescaresi, spera in un maggiore coinvolgimento di armatori e pescatori nelle decisioni da prendere che riguardano il mare e la pesca. Lo stesso ricorda che non sono stati ancora pagati gli indennizzi per il fermo pesca dello scorso anno.