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Civeta, in dieci per la carica di commissario

Ci sono anche  tre professionisti  del Vastese nell’elenco  stilato dalla Regione per ampliare la platea di  soggetti  per la nomina dei commissari degli enti e delle società di gestione dei rifiuti, tra cui il Civeta, Consorzio che gestisce l’impianto di riciclaggio di Valle Cena.

Dopo la riapertura dei termini dell’avviso indetto un anno fa hanno presentato domanda in dodici, ma  ne sono stati ammessi dieci. Tra questi figurano l’architetto Laura D’Alessandro, ex presidente dell’associazione professionisti del Vastese e candidata alle elezioni regionali del 2014 nella lista civica “Valore Abruzzo”, l’architetto Sandro Di Scerni di Cupello, ex componente del  Cda del Civeta, esperto di rifiuti e redattore di progetti sulla raccolta differenziata per numerosi comuni in Italia e l’ingegner Paolo Marino, ex membro del consiglio d’amministrazione del Coniv, l’ente che si è occupato per tanti anni della gestione degli impianti di depurazione.

Si tratta di tecnici molto conosciuti in città non solo per la loro preparazione e competenza, ma anche per la loro vicinanza agli ambienti del centrosinistra. E’ probabile che su uno dei tre professionisti  ricada la scelta del presidente della Regione, D’Alfonso che dopo l’incarico scaduto a fine maggio (e non prorogato) all’ex commissario Lidia Flocco, ha inviato al Civeta Franco Gerardini il dirigente del servizio gestione rifiuti, per poi riaprire i termini dell’avviso indetto l’anno scorso con l’obiettivo di ampliare la platea dei soggetti.

“Spero che la prossima nomina non si basi  sulla solita spartizione politica tra fazioni, o peggio attingendo tra i compari”, è l’auspicio formulato da Angelo Bucciarelli, membro della segreteria del Pd, “spero che al centro del dibattito ci siano le capacità, i meriti ed il curricula dei candidati, come vorrebbe l’interesse generale. Non vorrei che oggetto dello scontro  fosse il solito posizionamento politico personale di chi pensa di mungere  la vacca. Il Civeta deve essere consegnato  alla professionalità, cambiando  radicalmente l’idea della stessa nomina”, conclude l’esponente democratico.

Nelle scorse settimane era stato il sindaco di Villalfonsina, Mimmo Budano a esprimere  perplessità per il comportamento della Regione e per la riapertura dei termini dell’avviso pubblico.

In precedenza erano stati in  32 a presentare domanda tra ingegneri,  avvocati, commercialisti, geometri e ragionieri, ma furono ammessi in 24.

                                   Anna Bontempo (Il Centro)

 

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