Sono stati effettuati ieri pomeriggio i dovuti sopralluoghi sul luogo dell’incidente che è costata la vita ad Andrea Marinelli e Domenico Castrignanò, deceduti, nella notte tra il sabato e la domenica del 17 luglio, in seguito al violento impatto della Fiat Panda contro il guardrail sulla Strada Statale 16. Un guardrail quale struttura di sicurezza risultata invece fatale per i due amici ed ora sotto accusa.
Sul posto ieri pomeriggio l’ingegnere Giovanni Russo affidatario della perizia dalla Procura di Larino, Paolo Lalli a cui l’avvocato Cerella (presente anch’esso sul luogo ieri pomeriggio) ha affidato la propria perizia e l’ingegnere Luigi Nuozzo nominato dall’avvocato Di Risio legale della famiglia Marinelli.
I periti chiamati in causa, dalla Procura e dalle parti, hanno preso in esame tutti i dovuti dettagli ed effettuati tutti i dovuti rilievi per arrivare a stabilire le cause e soprattutto le responsabilità certe e definitive dell’incidente.
Dalle violazioni alla disciplina del codice della strada alla planimetria del luogo, dal rifacimento dell’asfalto alle schede tecniche del guardrail, dall’illuminazione artificiale alla segnaletica stradale, nonché al comportamento dell’automobilista. Tutte ipotesi che dovranno essere messe sotto esame ed analizzate.
Al momento, indagato per la vicenda, è il giovane guidatore, Mattia Lammanda, che inizialmente, in quanto risultato positivo all’alcoltest, era stato messo ai domiciliari. In seguito, il Gip del Tribunale di Larino il Dott. Colucci, in sede di udienza di convalida dell’arresto, ha rimosso il fermo in quanto ha ritenuto insussistente il pericolo di reiterazione del reato del giovane Mattia.
A breve verrà effettuata anche un’ulteriore perizia sul guardrail alla presenza anche dei Vigili del Fuoco in quanto, al momento dei soccorsi, lo stesso era stato rimosso per facilitarne le operazioni di recupero dei corpi.