Si sono disposti a riva formando la scritta “No air gun” e dall’alto un drone ha ripreso tutti i partecipanti, tra cui anche tanti bambini che, a ritmo di mani, hanno urlato a gran voce lo slogan. E’ partita da Punta Penna, la spiaggia dove nel settembre 2014 si sono arenati sette capodogli (quattro dei quali hanno ripreso il largo), la protesta contro l’utilizzo dell’Air gun, una tecnica di ricerca petrolifera altamente impattante per la fauna marina.
Hanno partecipato in duecento al flash mob organizzato per l’arrivo di Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente che da 30 anni denuncia inquinamento, speculazione edilizia, scarsa ed inefficiente depurazione e cattiva gestione delle coste.
“Siamo qui per rilanciare la petizione contro l’utilizzo dell’Air gun, una tecnica di ricerca petrolifera devastante per la biodiversità”, ha esordito Giuseppe Di Marco, presidente regionale di Legambiente, “non a caso abbiamo scelto la spiaggia di Punta Penna, dove due anni fa si è verificato lo spiaggiamento dei capodogli. Da qui vogliamo lanciare un messaggio forte alla politica che si dice sempre contraria alla petrolizzazione, ma di fatto poco fa per contrastarla”.
Insieme a Di Marco e all’equipaggio di Goletta Verde, attraccata al porto, c’era anche il presidente nazionale dell’associazione ambientalista, Rossella Muroni.
La protesta di ieri ha preso oltremodo vigore dalla notizia, rimbalzata proprio in questi giorni, del mancato accoglimento del ricorso avanzato da Comuni e Regioni, contro la richiesta della Spectrum di utilizzare proprio l’Air Gun per la prospezione geologica dei fondali marini lungo la costa adriatica. “Dobbiamo mantenere alta l’attenzione”, commenta il vice sindaco con delega all’ambiente, Paola Cianci che ieri ha partecipato al flash mob, “è importante continuare con iniziative come queste dopo la brutta notizia del mancato accoglimento del ricorso, a cui fa da contraltare la bella notizia dello smantellamento di Ombrina. Ringrazio Legambiente per aver scelto la spiaggia di Punta Penna, nella splendida riserva d Punta Aderci, per questa bella manifestazione. Come amministrazione comunale continueremo a fare la nostra parte e a lavorare insieme alle associazioni”, conclude la Cianci.
Presente anche il coordinatore regionale di Sel, Tommaso Di Febo, che ha portato i saluti del sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, Mario Mazzocca, impossibilitato a intervenire per impegni istituzionali.
Sulla questione è intervenuto anche il senatore del Movimento 5 Stelle, Gianluca Castaldi. “Ci sono ben due disegni di legge a firma del M5S in Senato”, ricorda, “il cui esame è iniziato e subito accantonato nel mese di ottobre 2015, da parte della maggioranza delle Commissioni congiunte Industria e Ambiente, le quali hanno l’intento normativo di porre limiti alle eccessive libertà che le disposizioni attuali concedono alle multinazionali in tema di ricerca ed estrazioni di idrocarburi. Se tutti quanti contrastassero il puro profitto praticato dalle multinazionali il nostro ecosistema generale sarebbe migliore”.
Il tour abruzzese di Goletta Verde, che anche quest’anno è partita per difendere i mari e le coste italiane, è iniziato lunedì 1 Agosto a Rocca San Giovanni, proveniente da Termoli, nel Molise. Lo stesso giorno la storica imbarcazione, che da 30 anni analizza la qualità delle acque, ha fatto tappa a San Salvo. Oggi gli ambientalisti si fermeranno al Parco Torre di Cerrano di Pineto.
“Che situazione abbiamo trovato? Non ci aspettiamo grandi cambiamenti rispetto all’anno scorso, il quadro generale non è mutato”, osserva Di Marco, “i dati verranno comunicati il 4 agosto, nel corso di una conferenza stampa che si terrà a Pescara”.
In quella occasione sapremo se l’Abruzzo conquisterà anche per il terzo anno la “bandiera nera”.
Anna Bontempo (Il Centro)