Un aumento delle tariffe “graduale”, spalmato su due annualità.
E’ la proposta che il commissario straordinario del Civeta, Franco Gerardini ha avanzato ai sindaci consorziati chiamati a raccolta mercoledì pomeriggio nell’aula consiliare di Cupello, comune che ospita l’impianto di riciclaggio e di compostaggio di Valle Cena.
All’invito del dirigente regionale – al quale il presidente della Regione Luciano D’Alfonso ha deciso di prorogare l’incarico – hanno risposto gli amministratori di Vasto, San Salvo, Casalbordino, Scerni, Monteodorisio, Cupello, Pollutri e Villalfonsina, oltre a quelli delle ex comunità montane.
Al centro dell’incontro l’aumento delle tariffe deciso dall’ex commissario Lidia Flocco, prima della scadenza del mandato, e che consistono nel 32% per i rifiuti organici e nel 34% per quelli indifferenziati.
Pur riconoscendo che i prezzi praticati finora dal Consorzio intercomunale del Vastese sono i più bassi della Regione (85 euro a tonnellata per i rifiuti indifferenziati e 60 euro a tonnellata per i rifiuti che possono essere riciclati), i sindaci ritengono che gli aumenti contemplati dal piano finanziario approvato dalla Flocco oltre ad incidere sulle casse municipali, si ripercuoteranno sulle famiglie residenti che si vedranno aumentare la Tari.
Da qui la proposta lanciata da Gerardini che ha ipotizzato un aumento graduale, spalmato su due annualità (a partire dal 2017) e una differenziazione delle tariffe tra comuni consorziati e quelli extra-Consorzio.
“E’ stata una riunione interlocutoria”, si limita a dire l’assessore all’ambiente, Paola Cianci che era presente all’incontro insieme all’ex sindaco Luciano Lapenna, “ce ne sarà un’altra a breve. Ci sono state delle proposte che stiamo valutando”.
Oltre a ribadire la loro contrarietà, gli amministratori hanno anche chiesto lumi sulla precedente gestione commissariale e sul ricorso ai contratti interinali per l’assunzione di personale. Per il sindaco di Villalfonsina, Mimmo Budano “c’è un buco nero di sei mesi, un lasso di tempo durante il quale non sappiamo cosa è successo al Consorzio”.
Anna Bontempo (Il Centro)