Il project financing “Maltauro” va avanti a tappe forzate.
Anche se una proposta così complessa e impegnativa per l’intero territorio della ASL, quindi anche di Vasto e Lanciano, ha bisogno di analisi molto più approfondita e di proposte alternative, visto che stiamo parlando di qualcosa che ci tocca personalmente come vastesi, sia nella qualità della cura sia per l’economia e il personale impiegato.
Lungi da noi l’idea di non dotare Chieti e la sua Asl di un Ospedale degno, dotato dei più moderni servizi tecnologici e adeguato sismicamente.
Ma ci chiediamo: perché insistere su questo progetto di finanza “Maltauro”, quando esistono proposte di Partenariato Pubblico-Privato più convenienti rispetto ad esso, con costi per interesse molto inferiori e con la possibilità di non impegnarsi per una durata lunghissima(30/40 anni) con un unico fornitore ed erogatore di servizi, rinunciando a qualità e strumenti per avere il controllo dei costi?
Negli ultimi 10 anni i sistemi di cura sono cambiati più volte e nei prossimi 30/40 anni cambieranno molte volte. Perché non valutanre proposte alternative per avere un quadro esauriente sotto l’aspetto gestionale, funzionale e tecnologico del nuovo Ospedale?
Noi Vastesi abbiamo diritto alla trasparenza sulla costruzione del nuovo ospedale di Chieti, perché ci coinvolge direttamente.
Vogliamo sapere quali servizi saranno esternalizzati e se saranno coinvolti i servizi dell’ospedale di Vasto e Lanciano.
Vogliamo vederci chiaro, noi di Vasto, perché non vogliamo che si sottraggono risorse destinate all’assistenza sanitaria del nostro territorio, perché di questo si tratta: risorse trasferite dal Vastese(e Lancianese) ad altri territori.
Non penso che sia possibile fare passi indietro su un diritto fondamentale, il nostro diritto alla salute.
Angelo Bucciarelli