Corso di infermieri nei locali Obi, protestano Tagliente e Olivieri

La scuola infermieri nei locali destinati all’osservazione breve intensiva (Obi) annessa al pronto soccorso. Sembra essere questa la nuova collocazione individuata dalla Asl per risolvere il problema della sede del corso di laurea in scienze infermieristiche, ospitato ancora in un immobile di via San Giovanni Bosco, a due passi dall’ospedale. Una soluzione che viene ritenuta inadeguata perché impedirebbe al pronto soccorso di ampliare i posti letto in osservazione breve intensiva, necessità rappresentata dal primario, Lorenzo Russo (andato in pensione nelle scorse settimane) e dal personale medico del San Pio.

Va bene il risparmio, in questo caso sull’affitto dell’edificio occupato attualmente dalla scuola, va bene la spending review inseguita tenacemente dalla direzione generale della Asl e dal presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ma a condizione che non sia sempre l’ospedale di Vasto e le popolazioni del Vastese a pagarne lo scotto in termini di peggioramento o addirittura di taglio dei servizi sanitari”, chiosa l’ex sindaco Giuseppe Tagliente, “trasferire la scuola nei locali individuati per l’osservazione breve intensiva significa sottrarre al pronto soccorso la possibilità di installare i posti letto in trattamento Obi”.

Decisamente contrario è anche il consigliere regionale Mario Olivieri che rivela altri particolari. “La scuola dovrebbe spostarsi momentaneamente in locali angusti vicino al Pronto Soccorso, per  trasferirsi successivamente, in corso Plebiscito, nei locali (da ristrutturare) che ospitavano l’ex ufficiale sanitario di Vasto, alcuni decenni fa”, fa sapere Olivieri, “una soluzione questa che metterebbe in ridicolo la scuola, che deve rimanere all’interno dell’Ospedale, secondo le più elementari considerazioni legislative e logistiche, e che darebbe la stura sia all’Università di mettere in discussione la permanenza del corso universitario a Vasto. Il danno sarebbe irreparabile e gravissimo, in quanto ne verrebbe a risentire la qualità della formazione e l’immagine di una città che ha caratterizzato anche il  proprio presidio ospedaliero in funzione della scuola, che costituisce un fiore all’occhiello della sanità vastese”.     

   Anna Bontempo (Il Centro)

 

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