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Elezioni, centrosinistra diviso come nel 2012

Il centrosinistra si presenta diviso alle elezioni comunali di primavera, com’era successo nel 2012 con la vittoria di Tiziana Magnacca. Il tentativo di riunire la coalizione con una candidatura unitaria è naufragato nonostante le buone intenzioni manifestate a più riprese dai rappresentanti delle forze politiche. Alle urne in ordine sparso, quindi, con il Pd che si appresta a ufficializzare (per la seconda volta) la candidatura del segretario cittadino Gennaro Luciano, dopo averla congelata nelle settimane scorse per consentire la ripresa del dialogo di tutte le componenti.

La presentazione è in programma domani, alle 12, presso il Centro culturale “Aldo Moro”, alla presenza dell’assessore alla programmazione sanitaria, Silvio Paolucci e del consigliere regionale, Camillo D’Alessandro. Tre le liste a sostegno di Luciano: quella  del  Pd e di due compagini civiche (Sinistra per San Salvo e Città Futura). L’epilogo, alquanto scontato, visto la piega che la trattativa nel centrosinistra aveva preso nelle ultime ore, pone ora una serie di interrogativi sulla posizione che assumerà Sinistra Italiana e sulle scelte della triplice composta dai Centristi per l’Abruzzo, San Salvo democratica e partito socialista, forze che si erano opposte alle primarie (“sono elemento di divisione e lasciano morti sul campo”), e che ora dovranno scegliere il proprio candidato sindaco non potendo contare sulla discesa in campo dell’avvocato-maratoneta Pasqualino Onofrillo, il quale aveva dato la propria disponibilità ma a condizione che la sua candidatura fosse sostenuta dall’intero centrosinistra.

“Rifletteremo sul da farsi”, commenta Gabriele Marchese del gruppo consiliare di San Salvo democratica, “noi abbiamo fatto un passo indietro rinunciando alle nostre candidature e proponendo una figura terza. Non abbiamo anteposto le nostre ambizioni personali al progetto politico, ma abbiamo lavorato per l’unità del centrosinistra. Il Pd ha invece risposto mostrando i muscoli e irrigidendosi sulle primarie”. Nel frattempo Travaglini ha deciso di lasciare un posto di rilievo nello staff del presidente della Regione, Luciano D’Alfonsoper essere libero da condizionamenti”. “Voglio avere le mani libere”, insiste, “sarò a capo della mia lista, ma non candidato sindaco”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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