Nessuna perizia psichiatrica. Ed il processo è rinviato al 20 marzo. Questo è quanto è venuto fuori stamane al termine dell’udienza del processo a carico di Fabio Di Lello. Il giudice Marina Valente ha riconosciuto lo stato depressivo del 34enne Di Lello, ma non sussistono gli estremi della perizia psichiatrica. A firmare la richiesta del rito abbreviato sarebbe stato lo stesso Di Lello. Il che presume la capacità di Di Lello di intendere e di volere. Gli avvocati Cerella ed Andreoni avevano impugnato anche la costituzione di diversi parti civili (nonni e zii). Impugnazione non accolta dal giudice.
La posizione di Di Lello non trova dunque posizioni positive per la sua figura.
Un processo blindatissimo iniziato stamane alle 9,00. Una sola telecamera ammessa, sessanta le persone accreditate. Il divieto di fare foto.