Un finale di stagione da onorare. Al meglio. L’inaspettata sconfitta interna contro l’Alfonsine ha complicato la rincorsa verso i playoff lontani sempre due punti dall’attuale sesto posto (42 punti) ma la Vastese in queste ultime tre partite vorrà comunque provarci anche perché la matematica non ancora condanna i biancorossi. Domani capitan Fiore e compagni, nella trentaduesima giornata del girone F, saranno impegnati nell’ultimo derby abruzzese della stagione regolare al ‘Gaetano Bonolis’ di Teramo (fischio d’inizio ore 15) contro i padroni di casa del San Nicolò terzo in classifica con 51 punti. Eccezion fatta per l’infortunato Romano mister Massimiliano Favo potrà contare sull’intera rosa a disposizione con l’obiettivo di proseguire sul positivo cammino da trasferta dove i vastesi viaggiano spediti con i sei punti conquistati negli ultimi viaggi marchigiani.
La sconfitta inaspettata contro l’Alfonsine ha rovinato in parte i piani di fine stagione, i playoff per la Vastese sono diventati una chimera?
“Non sono uno a cui piace mandare messaggi negativi e per questo non mi va di parlare di allontanamento dall’obiettivo, da qui alla fine abbiamo ancora tre partite a disposizione dove vogliamo raccogliere il maggior numero di punti, c’è da onorare una stagione ma io continuo a credere che l’obiettivo resti alla nostra portata anche perché quelle che ci sono davanti non hanno un passo spedito e almeno sulla carta il calendario potrebbe darci una mano”.
Resta però il rammarico di aver lasciato per strada punti pesanti dopo il filotto importante di tre risultati utili consecutivi, il girone F continua ad essere pieno di insidie?
“Continuo a ripeterlo, questo è uno dei gironi più difficili di tutta la Serie D e in questo momento della stagione basta un episodio per stravolgere il corso degli eventi, contro l’Alfonsine è stata una sfida dalla doppia considerazione, nel primo tempo abbiamo creato diverse palle gol purtroppo senza sfruttarle, poi nella ripresa abbiamo subito un gol occasionale, siamo stati sfortunati colpendo il palo e non siamo riusciti a raddrizzarla, dobbiamo cercare il problema dentro di noi, ovvero che Vastese troviamo in campo la domenica perché le prestazioni altalenanti sono evidenti, i numeri continuano a dire che andiamo meglio fuori casa anche se contro i romagnoli avremmo sicuramente meritato la vittoria”.
Al termine di quel match i tifosi sugli spalti hanno espresso tutto il malumore per aver mandato in frantumi una ghiotta opportunità, quanto hanno fatto male quei fischi?
“Non posso discutere questo atteggiamento perché è una situazione particolare che io ho ereditato, quando sono arrivato erano i giorni in cui i tifosi emettevano il comunicato contro la squadra e da allora la ferita è rimasta evidente, comprendo l’amarezza dei tifosi ma paradossalmente contro l’Alfonsine sotto il profilo del gioco è stata la Vastese più bella specie nel primo tempo, sappiamo che dobbiamo dare sempre il massimo perché quando si indossa una maglia si vive per l’orgoglio di una città intera”.
Domani sarete chiamati ad affrontare la terza della classe, contro il San Nicolò che sfida sarà?
“Difficile, troveremo un San Nicolò arrabbiato per l’ultima sconfitta interna contro il Castelfidardo, a conferma delle trappole che nasconde questo girone, e allo stesso tempo motivatissimo, ho ascoltato le parole di Epifani lamentarsi dell’atteggiamento dei suoi negli ultimi novanta minuti, questa è una categoria dove molti giocatori non sono abituati a giocare match ravvicinati, in campo mi aspetto una battaglia, i ragazzi lo sanno ma ho continuato a chiedere loro di affrontare la sfida con maggiore spensieratezza, con la mente sgombra e meno tensioni, non ci sarà una pressione ambientale e toccherà a noi trovare la carica giusta contando sull’apporto dei tifosi che sono sicuro non mancherà”.
Pensando all’undici di partenza dovremo attenderci novità rispetto all’ultima sfida o si può azzardare una conferma in blocco?
“Si lavora anche in funzione dell’avversario, per questo potremmo cambiare qualcosina ma al momento sono più preoccupato delle nostre motivazioni e dell’atteggiamento della squadra rispetto a quello che possono essere le alchimie tattiche anche in funzione dell’avversario, in questa fase del campionato le motivazioni sono essenziali, in settimana c’è stato anche un comunicato della dirigenza, una serie di cose che devono spingerci a dare il massimo ancor di più, dobbiamo finire con il giusto entusiasmo anche per consentire alla società di gestire il futuro in modo razionale”.