“La patente B come requisito di ammissione al concorso riservato ai disabili? Nessun intento discriminatorio, ma una scelta scaturita dal fatto che le persone assunte verranno adibite alle funzioni di messo notificatore”.
L’amministrazione comunale replica alle polemiche dell’opposizione e, mentre il caso assurge alla ribalta della cronaca nazionale con un articolo su Repubblica a firma di Paolo Brera, tenta di spiegare i motivi che hanno spinto gli uffici ad inserire nel bando la patente di guida, (la B e non quella speciale), tra i requisiti di ammissione nella selezione per l’assunzione a tempo pieno ed indeterminato di due disabili per il profilo professionale di addetto alla registrazione dati e di esecutore amministrativo.
Una spiegazione che non convince affatto le minoranze, secondo le quali la risposta è “confusa e per certi versi imbarazzante”.
Ma ecco la versione dell’amministrazione.
“Al fine di sgombrare il campo da ogni malinteso, è bene precisare che è stato previsto il requisito del possesso della patente perché i dipendenti che saranno assunti verranno adibiti anche a mansioni di messo notificatore e addetti alla corrispondenza, pure presso uffici periferici”, si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa, “ oppure di addetti alla archiviazione di pratiche presso l’archivio comunale, alla “rilevazione e mappatura dell’anagrafe cimiteriale” con inventariazione degli archivi immobiliari e cimiteriali. Tutto ciò al fine di generare personale qualificato e applicare le nuove unità a servizi di pubblica utilità, rendendo più efficienti e produttive attività che potrebbero arenarsi nella mera quotidianità e ripetitività. Per quanto riguarda la illazione circa i “tempi troppo stretti” di pubblicazione dell’avviso, si significa che anch’essi non sono velleitari, ma scaturiscono dall’applicazione della normativa e regolamentazione provinciale che ha fissato la pubblicazione dell’avviso per un periodo di giorni dieci. Pertanto, l’amministrazione comunale ribadisce, ancora una volta, che non vi è nulla di losco o nascosto nei provvedimenti prodotti, ma tutta l’attività amministrativa è improntata alla massima trasparenza e legalità”.
Affermazioni “ambigue, anonime e paradossali” per Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia-An), Francesco Prospero (Progetto per Vasto) e Alessandro D’Elisa (gruppo misto), che hanno presentato una interpellanza urgente al sindaco Francesco Menna.
“Nel bando non risulta che i disabili assunti debbano svolgere mansioni di messo notificatore o addetto alla corrispondenza”, osservano i tre consiglieri comunali, “si tratta, tra l’altro, di figure professionali non previste in pianta organica. Menna chiarisca il suo operato su un caso che sta interessando le cronache locali e non solo. Lo deve alla città”.
Intanto ieri è scaduto il termine per la presentazione delle domande di partecipazione. Nel frattempo sono state nominate le due commissioni giudicatrici, entrambe presiedute dal dirigente Vincenzo Marcello.
Anna Bontempo (Il Centro)