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Borsa Italiana estate 2017: chi scende e chi sale

Per la Borsa Italiana è in avvicinamento una stagione estiva particolarmente delicata: se infatti è pur vero che nel periodo della bella stagione la Borsa cerca di attenuare le proprie volatilità, gli scambi diventano meno voluminosi e le novità fondamentali (politiche monetarie & co.) sono generalmente “sospese”, è anche vero che in passato proprio durante l’estate sono “comparse” alcune evoluzioni che hanno potuto apportare importanti benefici (e qualche fonte di disperazione) agli investitori. Per tutti coloro che amano giocare in Borsa  e investire in titoli, domandiamoci pertanto quali possano essere le previsioni per i prossimi mesi per la Borsa Italiana.

L’estate 2017 sarà un momento di transizione
Quel che appare certo è che probabilmente l’estate 2017 sarà in grado di rappresentare un vero e proprio momento di transizione tra il vecchio e il nuovo. Per quanto concerne le politiche monetarie delle banche centrali, per esempio, ci attendiamo che alla ripresa autunnale la BCE inizi a parlare di tapering e di normalizzazione delle proprie politiche, e che la Fed presenti il suo nuovo bilancio. Ulteriormente, potrebbe essere un momento di evoluzione per lo scenario internazionale: in Europa si avvicineranno importanti appuntamenti elettorali, e negli USA potrebbe finalmente farsi viva qualcuna delle accennate riforme.

L’ottimismo per la seconda parte dell’anno è comunque caratterizzato da evidente cautela: gli elementi oggetto di aleatorietà che negli ultimi mesi abbiamo toccato con mano potrebbero infatti sfogare la propria incisività nei giorni a venire, con ciò che ne consegue sul potenziale incremento dell’avversione al rischio (alcuni esempi li abbiamo già visti nelle ultime settimane, con il Russia-gate) e sul potenziale incremento della volatilità.

Tante occasioni da cogliere al volo
Chiarito quanto precede, possiamo spingerci brevemente oltre e cercare di capire quale potrà essere l’evoluzione di alcuni settori su cui diversi analisti hanno da tempo iniziato a aggiungere valutazioni positive alle proprie view.

Tra i vari, un cenno particolare è certamente attribuibile al comparto industriale, con indicatori qualitativi che continuano a mantenersi ai massimi dal periodo pre crisi, e con le indagini sui direttori di acquisto relative agli ultimi mesi che segnano un evidente progresso. Tiepido ottimismo anche nei confronti del settore bancario, il cui indice domestico ha messo a segno un recupero del 60% nel corso degli ultimi sei mesi: naturalmente il percorso di “razionalizzazione” dell’intero sistema è lontano dall’essere concluso e potrebbe essere esposto a ben più di qualche problema, ma la strada sembra essere tracciata.

Tra gli altri settori, anche quello auto continua a mantenere un’intonazione positiva, sebbene rimanga un’evidente incertezza di fondo legata alle possibili ripercussioni negative che derivano dalla politica protezionistica adottata da Trump (e, ulteriormente, alle contestazioni che sono state promosse dall’agenzia per la protezione ambientale USA sulle emissioni di alcuni modelli auto).

Luci e ombre nel settore dei media (in cui bisognerà tenere sotto costante controllo la quotazione Mediaset, e quello delle telecomunicazioni, dove viene confermato un interesse elevato sul comparto, ma che sembra essere particolarmente esposto a rischi di redditività in calo.

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