In risposta all’articolo apparso sul nostro quotidiano nei giorni scorsi, l’ex Direttore del Consorzio di Bonifica, Dott. Nicolino Sciartilli, riferisce quanto segue:
“L’ordinanza emessa dal giudice del lavoro di Vasto sarà impugnata davanti al Tribunale ordinario per un analisi più approfondita nel merito della vicenda. Quella già definita è stata solo una fase sommaria e non a cognizione piena ed è per questo che darò mandato al mio Avvocato per impugnarla davanti al Tribunale Ordinario.Voglio prima di tutto ricordare che ci sono altri tre gradi di giudizio e sono convinto che, come successe anche per l’Ing. Francesco Mastrangelo, i miei motivi di ricorso troveranno il giusto accoglimento nella fasi successive.
Sono molto tranquillo e fiducioso perché sempre più convinto che verrà riconosciuta la natura ritorsiva ed illecita degli atti adottati nei miei confronti dal Commissario Leombroni, attuale Presidente dell’Arap, ed in particolare dei provvedimenti espulsivi.
Nella mia difesa ricordavo di aver fatto annullare 157 milioni di affidamenti illegittimi, fatti da Tecnici e Amministratori del Consorzio a professionisti “amici” senza la prodromica gara in quanto gli importi dei servizi affidati superavano di gran lunga l’importo di €. 40.000,00! Ero, evidentemente, diventato molto scomodo all’interno dell’Ente. Infatti il Commissario Lembroni, appena insediatosi, mi revocò immediatamente anche dalle funzioni di RUP degli interventi idroelettrici nominando un Geometra al mio posto.
Con delibera n.34 del 3 Novembre 2015 il Commissario dichiarava , con parere favorevole del Geometra, di pubblico interesse il project financing proposto da un’impresa quando ,invece, il sottoscritto aveva espresso parere non favorevole.
Queste sono solo alcune circostanze che dimostrano l’intento discriminatorio e di rappresaglia nei miei confronti”.