Saranno i capigruppo consiliari ad indicare i nominativi che andranno a sostituire i due componenti di parte pubblica del consiglio d’amministrazione della Pulchra, la società partecipata del Comune a cui è affidato il servizio di igiene urbana e raccolta differenziata. La procedura per la designazione dei sostituti di Fernando Scampoli e Simona Di Mascio, rispettivamente presidente e consigliere del Cda, è stata avviata dal sindaco Francesco Menna in vista dell’assemblea in programma il 27 giugno alle 16 in prima convocazione e il 28 giugno (stessa ora), in seconda e al cui ordine del giorno, oltre alla sostituzione dei due dipendenti comunali diventati incompatibili in seguito all’entrata in vigore di un recente decreto legislativo, figura anche l’approvazione del bilancio.
Il documento contabile si chiude con un utile d’esercizio di 378.919 euro, al netto delle imposte. Da sottolineare che le precedenti assemblee sono andate deserte per mancanza del numero legale, circostanza che ha impedito di procedere alla sostituzione dei due dipendenti comunali. Nella lettera che Menna ha inoltrato ai capigruppo consiliari si chiede l’indicazione dei due nominativi “entro i cinque giorni successivi”.
Scampoli e Di Mascio, il primo responsabile dell’ufficio gare e appalti, la seconda della pianificazione finanziaria e delle politiche comunitarie, erano stati eletti nel 2014 dall’assemblea della Pulchra e sulla scia della spending review fortemente voluta dall’ex sindaco Luciano Lapenna.
Il loro incarico, a costo zero per le casse comunali, sarebbe scaduto fra un anno. Si avvicina anche la scadenza della convenzione fissata per il 16/07/2018. La società ha chiesto al Comune una proroga di altri cinque anni definita “fattibile” dall’avvocatura comunale a cui il sindaco ha chiesto un parere. Le minoranze consiliari propendono invece per l’indizione di una gara d’appalto.
Anna Bontempo (Il Centro)
