Largo e unanime il cordoglio in città fra chi negli anni lo ha frequentato e stimato, come uomo e sempre attivo autore di raccolte poetiche, nonché di saggi ed editoriali su Vasto, le sue bellezze e peculiarità, sulle sue problematiche non meno.
Nicola Bottari , all’età di quasi 96 anni, debilitato nel fisico e fiaccato nell’animo dalla perdita subita appena qualche anno fa della adorata moglie Lidia, all’alba del dieci giugno, a Roma, ha reso la sua bella e forte anima a Dio. A Vasto, dove da anni, anzi da sempre, trascorreva l’intera estate, immancabilmente sino ai festeggiamenti di San Michele, il nostro Nicolino, così com’era chiamato in famiglia e dagli amici più affettuosi, resterà, qual è stato, a noi caro importante non soltanto per le numerose raccolte poetiche, per i suoi scritti e articoli redatti anche per la stampa locale, quanto e non meno per la giovialità sempre viva e pronta, mostrata e per così dire donata in ogni circostanza, e verso tutti.
Largo e unanime l’afflizione registrata in città per una significativa perdita, umana culturale e civica. Di certo bisognerà tornare a esporre la qualità e l’originalità della sua poesia, nonché il rilievo dei suoi saggi e editoriali pubblicistici redatti e pubblicati dagli anni sessanta al 2009. Una scrittura la sua capace – nella incisività del suo verso, con la stringatezza esaustiva dei periodi – di impegnare i lettori delle tante sue raccolte a riflettere. Sulla vita, su Dio e ciò che fa bello e meritevole l’essere umano.
G.F.Pollutri (noivastesi)