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Alessandra Cappa:”Gettano fango su di me”

“L’incompatibilità con la carica di consigliere scatta se la consulenza legale per conto delle società partecipate è continuativa. Sorprende che prima di lanciare una campagna mediatica tanto diffamante e grave i miei colleghi consiglieri non si siano premurati di leggere le norme di riferimento”. Alessandra Cappa rispedisce al mittente la richiesta di dimettersi dalla carica di vice presidente del consiglio comunale avanzata da Vincenzo Suriani, Davide D’Alessandro, Alessandro D’Elisa, Edmondo Laudazi e Guido Giangiacomo, secondo i quali l’aver accettato un incarico professionale dalla Pulchra (società partecipata del Comune) la porrebbe in una situazione di incompatibilità con la carica. Stessa richiesta è arrivata, in seconda battuta, dal gruppo consiliare del Movimento 5 stelle che, senza tanti giri di parole, chiede che la Cappa rassegni le dimissioni da consigliere comunale di Unione per Vasto. L’interessata non ci sta e replica a muso duro, spiegando di essere nella piena legittimità.

“L’incarico che ho avuto ha un carattere temporaneo  e non continuativo”, spiega la consigliera comunale, “non mi trovo, dunque, in nessuna delle situazione previste dalla legge e nessuna incompatibilità poteva e può essermi contestata, se non in modo assurdo e strumentale. Ma quel che è peggio è che i medesimi consiglieri dopo avermi attribuito una incompatibilità che non esiste hanno gettato su di me un ombra ancor peggiore. Dopo aver reso noto di aver appreso la notizia del mio incarico dal sito della Pulchra non si sono premurati di riferire la circostanza, pure perfettamente consultabile sul medesimo sito, che tale incarico non mi è stato conferito “fiduciariamente” ma all’esito di una regolare procedura di gara pubblica indetta prima della mia elezione a consigliere. Solo a questo punto, dopo aver chiarito la gratuita diffamatorietà delle cose dette per alimentare la macchina del fango che mi è stato gettato addosso senza alcuno scrupolo, si possono fare considerazioni politiche”, aggiunge la professionista, “chi ha a cuore il centrodestra vastese ha il dovere di interrogarsi sul perché cinque  consiglieri comunali di tale area politica hanno deciso di massacrare un consigliere della medesima area e, quel che è peggio, di dilaniare il gruppo di opposizione e l’azione di contrasto all’attuale amministrazione comunale sino ad oggi portata avanti insieme. Rimango al mio posto e non sono più disposta a tollerare nessun comportamento teso a diffamare la mia persona e la mia onorabilità di avvocato che tutelerò, ove fosse necessario, nelle sedi di competenza”.

             Anna Bontempo (Il Centro)

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