Una striscia di asfalto al posto di una fila di rigogliosi alberi. Fa discutere l’intervento del Comune che in via Santa Caterina da Siena, vicino alla palestra dei Salesiani, ha tagliato otto maestosi pini per fare spazio ad una manciata di posti auto. Insieme agli alberi, presenti in quella zona da almeno 50 anni, sono stati “sacrificati” anche gli oleandri. Al posto della rigogliosa ed ombreggiante vegetazione c’è ora una desolante lingua di asfalto resa rovente dal caldo torrido di questi giorni.
Per l’assessore Gino Marcello non si poteva fare diversamente. “Gli abitanti della zona da mesi, se non da qualche anno, ci chiedevano di operare come abbiamo fatto”, spiega il delegato della giunta Menna, “le radici dei pini avevano sollevato il manto stradale, rendendo la zona non agibile”.
I residenti sono divisi: alcuni approvano l’intervento del Comune, altri lo contestano, sostenendo che i pini non andavano abbattuti e, nel caso in cui fosse stato davvero inevitabile, andavano sostituiti con alberi le cui radici sono meno invasive. Contrarie anche alcune associazioni ambientaliste.
“Stiamo valutando la possibilità di presentare un esposto”, fa sapere Stefano Taglioli, guardia volontaria del Wwf, “non c’era alcuna necessità di tagliare i pini, andavano studiate altre soluzioni. Ci sono leggi dello Stato che tutelano gli alberi. Nel 2008 presentammo un regolamento per il verde che dopo essere stato parcheggiato per diversi anni in qualche cassetto del Comune è stato oggetto di palleggiamento fra l’assessorato all’Ambiente e quello ai Servizi. Se quel disciplinare fosse stato approvato i pini di via Santa Caterina da Siena non si sarebbero potuti tagliare. Alla luce di quest’ultimo episodio viene forte il sospetto che non si voglia approvare il disciplinare per avere le mani libere”, rincara la dose Taglioli.
Il documento, proposto nove anni fa con l’obiettivo di tutelare il patrimonio arboreo cittadino, drasticamente ridotto a causa della massiccia espansione edilizia che Vasto ha conosciuto nell’ultimo decennio, è stato redatto da Taglioli, dal botanico Luigi Cinquina e da Marisa Ulisse, all’epoca consigliera comunale del Pd.
Anna Bontempo (Il Centro)
