Gentilissimo Assessore Marchesani,
ci permettiamo di scriverLe questa missiva per esplicitarLe in maniera pubblica e formale la nostra preoccupazione che, già diverse volte, abbiamo cercato di affrontare con Lei nelle sedi informali.
Siamo venuti a conoscenza, tramite una richiesta di accesso agli atti, della situazione ferie residue dell’alta dirigenza, in particolare di quella dei due prossimi pensionandi, dottoressa Rosa Piazza (Segretario Generale) e dottor Vincenzo Marcello (dirigente di settore). Bene, dall’accesso agli atti risulta che la dottoressa Piazza, il cui pensionamento, come comunicato dal Sindaco Menna durante il consiglio comunale, è previsto tra meno di quattro mesi, ha ancora 160 giorni di ferie residue, e il dottor Marcello, che dovrà andare in pensione all’inizio dell’anno prossimo, gode di 180 giorni di ferie ancora da fruire.
Ci chiediamo, e Le chiediamo, se un tale monte di giornate di riposo non godute, non ingeneri anche in Lei, che è donna di azienda e sindacato e che pertanto conosce le dinamiche lavorative, tutta una serie di preoccupazioni non di poco conto, in merito alla legittimità, alla liceità e alla funzionalità di questa situazione.
In primo luogo ci domandiamo se, in presenza di questo accumulo di ferie non godute, Lei può escludere in modo categorico e totale un futuro esborso per l’Ente che potrebbe trovarsi a dover liquidare diversi mesi di ferie non godute ad alti dirigenti che, come lei saprà meglio di noi, hanno compensi molto elevati. Si sente Lei di poter escludere questa ipotesi? L’amministrazione si è dotata degli opportuni approfondimenti legali in materia? Hanno entrambi comunicato e firmato un apposito documento in cui i due, pensionandi, rinunciano in forma scritta a qualsiasi liquidazione monetaria delle ferie residue volontariamente non godute?
In secondo luogo, al di là del rischio del danno erariale, ci chiediamo se è opportuno non concedere le ferie, e non prevedere nemmeno un adeguato piano ferie per i due alti dirigenti (che, se esiste, a noi non è noto, ed è smentito dalla stessa dottoressa Piazza). La stesura di un piano ferie coerente consentirebbe all’Ente – pur nel ringraziamento indubbio per la abnegazione che impone alla dottoressa Piazza e al dottor Marcello di rimanere al loro posto per il disbrigo delle ultime pratiche – di non creare favoritismi rispetto agli altri lavoratori dell’Ente che sono obbligati a comunicare ai responsabili di settore il proprio piano.
Infine, l’ultimo dubbio che ci sovviene e che vogliamo chiarire con Lei, riguarda la tempistica di sostituzione del Segretario generale Piazza e del Dirigente Vincenzo Marcello: pur mancando pochi mesi, e nel caso della dottoressa Piazza pochissimi, nulla – ad oggi – è stato fatto per garantire una celere e adeguata sostituzione di due figure così importanti. Non risultano essere stati aperti i bandi, attivate le procedure di mobilità, cominciati gli adempimenti formali preventivi all’imminente avvicendamento dei due dirigenti apicali. Questo ritardo è giustificabile? E perché ci troviamo in questa situazione?
Consapevoli di una Sua condivisibile attenzione al tema, attendiamo un riscontro da parte dell’amministrazione, per sua mano, alle nostre preoccupazioni in materia di non liquidabilità delle ferie residue, piano ferie e pronta sostituzione dei dirigenti pensionandi, che crediamo possano essere quelle di un qualsiasi cittadino che ha a cuore la corretta gestione della res publica, e che ha altresì a cuore l’economicità, l’efficienza e la trasparenza all’interno del Comune di Vasto per il bene di tutti i cittadini.
I consiglieri comunali
Alessandro d’Elisa (Gruppo Misto)
Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia)
Francesco Prospero (Progetto per Vasto)
Davide D’Alessandro (Vastoduemilasedici)
Guido Giangiacomo (Forza Italia)
Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro)