Si è costretti ad intervenire nuovamente nei confronti della Fondazione P.A.M. (CdR San Francesco) per segnalare la mancanza di corrette relazioni sindacali, dovute all’assenza di riscontro alle nostre richieste, per scarso coinvolgimento nelle questioni che riguardano maggiormente le condizioni dei Lavoratori e laddove vi sia la necessità di migliorare l’organizzazione del lavoro, soprattutto quando si tratta di servizi resi ai soggetti più deboli.
E’ indiscutibile il fatto che un’azienda possa pretendere maggiore efficienza organizzativa, puntualità e professionalità, ma nello stesso modo vanno applicati gli istituti contrattuali più confacenti al caso, specialmente quando si ha l’esigenza di assicurare la continuità dei servizi ed anche per scongiurare eventuali contenziosi.
Ebbene, quasi sempre, vi è la chiusura totale da parte dell’attuale Amministrazione che, come è noto, vuole risolvere tutte le questioni a costo zero; tant’è che, per citarne un’altra, non si riesce a fare nessun accordo di secondo livello che potesse prevedere, senza costi aggiuntivi, la creazione di un fondo con i premi di incentivazione non erogati ai Lavoratori che hanno superato un certo numero di assenze.
La circostanza ci dà l’opportunità per ricordare a chi legge, evitando di fare l’elenco, sarebbe lungo, che già siamo stati ampiamente penalizzati dal presente CCNL, tant’è vero che non l’abbiamo mai condiviso, evidenziando da subito il nostro pieno dissenso sia a livello aziendale sia a livello nazionale, per cui nella contrattazione di secondo livello non si può convenire con l’Amministrazione per peggiorarne alcuni aspetti.
La UIL FPL, quando convocata, non si siede al tavolo delle trattative, solo, per approvare ciò che interessa alla parte datoriale, ma partecipa per trovare un punto d’incontro tra le esigenze dei Lavoratori e le necessità aziendali, ponendo in essere una condotta rispettosa dei diritti garantiti dal CCNL e dalle leggi.
Aggiungiamo che non si possono citare a raffronto altre fonti contrattuali solo per la convenienza del momento, altrimenti potremmo indicarne tanti altri che sono migliorativi rispetto al nostro contratto di lavoro e quindi opportuni e vantaggiosi per i Lavoratori.
Inoltre è bene ricordare che i Lavoratori già hanno dato tanto, non possiamo dimenticare i due anni passati con grossi sacrifici a causa delle irregolarità con cui venivano erogati gli stipendi, irregolarità che hanno costretto tanti dipendenti a chiedere prestiti finanziari o ricontrattare mutui bancari che ancora stanno onorando.
In più c’è da dire che la Fondazione nel recupero delle somme pregresse ha ottenuto anche i relativi interessi (a volte molto ingenti), senza riconoscere nulla al patimento subito dai lavoratori, negandogli addirittura il ridicolo interesse previsto dal contratto.
La filosofia di ottimizzare le uscite o le politiche di esternalizzazione per rispondere ad alcune dinamiche dettate dal mercato, se non impostate su principi di equità che non tendono ad un costante miglioramento della qualità dei servizi resi, inevitabilmente ricadranno negativamente sui soggetti più deboli compresi i Lavoratori.
Rinsaldiamo che, la UIL FPL (aziendale e provinciale) non sarà mai sottomessa, ma si batterà senza eccezione per migliorare le condizioni di vita lavorativa di qualsiasi dipendente, sarà impegnata ad una informazione completa e trasparente, al fine di rendere i Lavoratori più consapevoli dei loro “diritti e anche doveri”.
Ultimamente ci interroghiamo su cosa o come fare per risolvere tante questioni in sospeso, ciò nondimeno pensiamo che ci sia ancora la possibilità di chiarire pacificamente le nostre richieste, per il momento chiediamo un confronto, scevro da pregiudizi o da convenienze, che possa portare a scelte condivise nell’interesse di tutti, nessuno escluso.
La segreteria provinciale e aziendale UIL FPL
Fecondo Domenico
Camillo Di Felice