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“Sparite venti tele di Lattanzio”

Nel 2011 in occasione del 25° anniversario della scomparsa di Filandro Lattanzio, uno dei grandi artisti del Novecento vastese,  era stata allestita una mostra delle sue opere nella Pinacoteca di Palazzo D’Avalos. A distanza di sette anni da quel doveroso omaggio da parte dell’amministrazione comunale dell’epoca c’è chi chiede che fine abbiano fatto venti tele del pittore scomparso il 13 gennaio 1986.

“Chi ha deciso di togliere i quadri esposti? E soprattutto che fine hanno fatto le 20 tele?”, chiede Antonio Parisi a nome e per conto del Comitato Belvedere Romano, ricordando la mostra allestita a suo tempo con 46 opere provenienti dalla collezione civica e dalle collezioni private della figlia Viviane Dutaut e della cugina Ada Lattanzio.

Parisi rivolge una serie di interrogativi al sindaco Francesco Menna e al delegato alla cultura Elio Baccalà, ricordando che in occasione del 25° anniversario della scomparsa dell’artista l’ex sindaco Luciano Lapenna e l’assessore alla cultura dell’epoca, Anna Suriani espressero la volontà di “testimoniare  l’importanza di coltivare la memoria,  di ricordare e conoscere un protagonista del panorama artistico di Vasto, un vastese che ha lasciato la propria impronta nella nostra storia culturale, anche attraverso i segni tangibili dell’intimo attaccamento alla propria terra”.

Secondo Parisi l’amministrazione comunale deve “chiarire perché i quadri non sono più esposti. Lo vorrebbero sapere gli amici di Filandro Lattanzio, i parenti del pittore e il Comitato Belvedere Romano”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

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