Un portone blindato ed un videocitofono. Questo è quanto verrà installato tra qualche giorno nella sede dei Servizi Sociali di Vasto. “Maggiore sicurezza e maggiore tutela agli operatori”, queste le parole dell’Assessore alle politiche sociali Lina Marchesani. Era stata la stessa Marchesani unitamente al sindaco Francesco Menna ad annunciare le iniziative che l’amministrazione avrebbe posto in essere all’indomani dell’aggressione di un utente ai dipendenti della Cooperativa che gestisce i Servizi Sociali della Città.
Era stato annunciato anche lo spostamento della sede in una posizione più vicina e centrale al municipio come più volte rivendicato dagli stessi operatori. Su questo l’amministrazione sta però ancora lavorando.
Misure di sicurezza poste in essere in seguito al grave fatto di violenza accaduto poco più di due mesi fa quando un uomo, dopo essere entrato nell’ufficio “Tutela minori” in via Nicola Bosco, aveva iniziato ad inveire, con urla e insulti, contro la dirigente Caterina Barbato e l’assistente sociale. Non contento aveva anche lanciato loro una bottiglia di salsa di pomodoro finendo fortunatamente contro il muro alle spalle dell’assistente sociale imbrattando i muri, le carte presenti sulla scrivania e quanto altro presente nella stanza. Alla base del grave e pesante gesto, la perdita da parte dell’uomo della patria potestà. Gli altri dipendenti presenti in sede ed accorsi nella stanza avevano nell’immediato allertato le Forze dell’Ordine tempestivamente intervenuti.
Tanti i messaggi di solidarietà arrivati dai colleghi e da diversi esponenti politici.