Dalle forme lievi a quelle più gravi. Sono oltre 400 i malati di Alzheimer in città, una percentuale di tutto rispetto che la dice lunga sulla diffusione di una patologia degenerativa che ha costi sociali non indifferenti. I numeri sono stati resi noti in occasione della presentazione della neonata associazione vastese “Avi Alzheimer” che con il
patrocinio del Comune ha organizzato un convegno a Palazzo D’Avalos in programma il 21 settembre alle 16, in occasione della giornata mondiale dedicata alla malattia. L’iniziativa “Alzheimer fest” nasce per creare una coscienza pubblica sulle gravi conseguenze sociali provocate da questa patologia e per fornire un servizio di informazione relativo alle risorse socio-sanitarie offerte dal nostro territorio, al fine di contrastare l’isolamento delle persone malate e dei loro familiari. Il sodalizio conta al momento 17 iscritti.
“Ho incoraggiato e seguito con grande interesse la nascita di questa associazione”, commenta l’assessore alle politiche sociali, Lina Marchesani, “che ha il merito di fare luce su una patologia degenerativa sempre più diffusa e che ha un costo sociale non indifferente. E’ importante conoscere come relazionarsi con persone affette da Alzheimer per rendere il contesto familiare di riferimento il migliore possibile”.
A Vasto da alcuni anni, grazie alla cooperazione fra i servizi sociali comunali ed il Rotary Club sono stati organizzati dei corsi di formazione tenuti a titolo gratuito da Claudia Sacchet, medico specialista in Geriatria e Gerontologia ed esperta in demenze.
“In Italia, in base ai dati del Ministero della Salute, si stima in oltre un milione il numero totale dei pazienti con demenza, di cui circa 600mila con Alzheimer”, spiega la dottoressa Sacchet, “a Vasto sono oltre 400 le persone interessate dalle forme lievi a quelle più gravi di questa malattia”.
Anna Bontempo (Il Centro)