Scontro di perizie sul tragico incidente stradale in cui persero la vita Andrea Marinelli e Domenico Castrignanò. Le conclusioni del perito Stefano Moretti, a giudizio del quale la morte dei due ragazzi sarebbe da imputare al guardrail, non sono condivise dal legale della famiglia Marinelli, l’avvocato Filippo Di Risio.
Il penalista fornisce quindi la propria versione: “Non è affatto come dice Moretti, non si può parlare di svola nelle indagini sulla morte di Andrea Marinelli e Domenico Castrignanò. Perchè Moretti parla di svolta nelle indagini? Solo perchè a distanza di oltre un anno, su incarico dell’imputato Mattia Lammanda, è stata eseguita una nuova perizia di parte, che conclude dicendo che la causa della morte dei due giovani è dovuta alla errata posizione del guardaril? Ma questa è solo una tesi di parte – tiene a sottolineare l’avvocato Di Risio – ogni tesi dovrà essere valutata all’interno del processo, unitamente a tutti gli altri accertamenti eseguiti dalla Procura di Larino e dai tecnici nominati dalle parti offese “- rimarca il legale che subito dopo incalza e aggiunge.
“Occorre ricordare che la Procura di Larino, nell’immediatezza del tragico incidente avvenuto la notte del 17 luglio 2016, nominò un consulente tecnico nella persona dell’ingegnere Giovanni Russo, per svolgere accertamenti tecnici irripetibili. Il sostituto procuratore Toncini, incaricata delle indagini, conferì al consulente tecnico, sia il compito di accertare la dinamica del sinistro e sia di individuare i responsabili della morte dei due giovani. Gli accertamenti tecnici vennero svolti in contradditorio delle parti, e cioè sia alla presenza dei difensori e dei tecnici dell’indagato, sia alla presenza dei difensori e dei tecnici delle parti offese e conclusero per la responsabilità esclusiva del giovane che era alla guida.”
“Questi accertamenti – insiste Di Risio – sono rinvenibili nel fascicolo del processo penale, mentre la perizia redatta da Moretti al momento non è agli atti. Le conclusioni rassegnate dal perito Moretti dovranno essere sottoposte al vaglio di tutte le parti all’interno del processo penale” – conclude il legale della famiglia Marinelli.
Attualmente il procedimento è stato trasmesso dalla Procura di Larino e al Gup del Tribunake, il quale dovrà fissare l’udienza preliminare e in quella sede verranno valutati tutti gli accertamenti, vecchi e nuovi, anche quelli svolti dal perito Moretti.
Paola Calvano (il centro)