“L’emodinamica a Vasto non si farà. Non c’è la volonta politica e lo si evince dalla relazione che l’Agenzia Sanitaria Regionale (su mandato dell’Assessore alla Programmazione sanitaria) ha inviato al Ministero della Salute e al Ministero dell’Economia e delle Finanze”. Questo è quanto è stato affermato stamane nella conferenza stampa tenutasi nei locali della Società Operaia a Vasto indetta dall’On.le Maria Amato, eda Gabriele Marchese, Peppino Gattafoni Camillo D’Amico e Angelo Bucciarelli.
A prendere per prima la parola è stata la stessa Amato che dopo aver ripercorso le diverse “tappe” succedutesi a tal riguardo, ha letto quanto scritto nella relazione inviata dall’ASR Abruzzo (Agenzia Sanitaria Regionale).
“Una relazione –chiarisce la Amato- , datata 19 settembre ed inviata a seguito della richiesta di chiarimenti da parte del Dott. Andrea Urbani (Direttore Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute). Una relazione chiesta dunque al fine di fornire elementi informativi in merito”.
Dalla relazione si legge come:
- l’Emodinamica deve essere attivata in rapporto a bacini di utenza compresi da un minimo di 300mila abitanti ad un massimo di 600mila abitanti;
- le soglie minime identificabili a livello nazionale richiedono, per avere una Emodinamica, un numero di 250 procedure all’anno di angioplastica coronarica percutanea.
- dai dati riguardanti gli accessi al Pronto Soccorso di Vasto nell’anno 2016 ci sono stati poco meno di 33mila accessi (32.959), di cui solo il 2% in codice rosso (molto critico).
- Il Presidio di Vasto ha inoltre avuto (sempre nel 2016), 176 ricoveri totali per infarto miocardio acuto di cui solo per 32 è stato necessario il trasferimento ad altri Presidi Ospedialieri, con una percentuale più bassa rispetto ad altri Dea di I livello.
Inoltre, si legge sempre nella relazione, che, oltre alla presenza (nel bacino territoriale del Presidio di Vasto) di 7 ambulanze medicalizzate e 2 di base, sono stati stanziati anche 3 milioni di euro per l’acquisto di nuovi di soccorso per le rete emergenziale e che il servizio di elisoccorso, abilitato al volo diurno e notturno, vede un’area di elisuperficie a 5 minuti di percorrenza proprio dal San Pio di Vasto. In Abruzzo –si legge infine nella relazione- con l’attuale organizzazione oltre il 95% della popolazione si trova ad una distanza percorribile su gomma in meno di due ore da un centro di Emodinamica e il 100% in elisoccorso.
“L’on.le Amato – afferma l’ex sindaco di San Salvo Gabriele Marchese- ha spiegato in maniera chiara ed esaustiva quanto è accaduto in merito ad un argomento molto importante e sentito e che ha visto ‘l’interesse’ e la volontà di oltre 15mila persone che hanno ‘firmato’ affinché a Vasto ci fosse l’Emodinamica. Da quanto si evince dalla relazione redatta dall’ASR Abruzzo si legge che l’Emodinamica a Vasto non si fa”.
“Inoltre- continua Marchese- dopo la consegna delle 15mila firme raccolte e consegnate dal Dott. Aloè all’Assessore Paolucci, ci aspettavano che quest’ultimo ci convocasse per parlare, spiegare e chiarire, se non altro per il ruolo e per la funzione che ha anche in questo territorio. Questo non è avvenuto. Ma noi non molliamo perché raggiungere l’obiettivo è quello che ci interessa e andremo avanti per la nostra strada. Continueremo –ha concluso Marchese- la nostra battaglia anche a muso duro, anche con azioni clamorose se non avremo risposte da adesso a un mese”.
Poche le parole invece di Gattafoni “Alla luce di questi documenti siamo stati presi in giro”.
Altro argomento toccato dall’On.le Amato sono le condizioni in cui versa il San Pio di Vasto. “E’ un ospedale impoverito nell’organizzazione interna nonostante le grandi professionalità e nonostante il grande impegno di coloro che operano al suo interno. E’ un ospedale con assenza di manutenzione. È un ospedale in completo stato di abbandono. E’ un ospedale che pecca di attenzione da parte della Regione. Senza attenzione e senza risorse –ha affermato la Amato- assisteremo presto alla decadenza fisica del nostro Ospedale”.