“Il nuovo comunicato stampa del Consigliere Regionale Mauro Febbo punta ancora il dito su molte opinioni personali e pochi fatti che lo spingono solitamente a fare dietrofront” – afferma Chiara Zappalorto Segretaria Provinciale Pd Chieti.
“E’ successo qualche settimana fa, quando ha dichiarato che un pulsante avrebbe sostituito il 118 a Casoli, mentre oggi afferma che a Pescara e L’Aquila non c’è il reparto di emodinamica. Ebbene proviamo a fare esercizio di verità, ricordando al consigliere Febbo che ai tempi della giunta di centrodestra gli ospedali con servizio di emodinamica h 24 in Abruzzo erano quattro (Chieti, Pescara, L’Aquila, Teramo) , oggi cinque perché a quelli si è aggiunto Avezzano. Ai tempi del centrodestra a Vasto non si poteva intervenire sull’ictus perché non c’era la stroke unit mentre oggi con la giunta a trazione Pd questo si può fare”.
“Caro Consigliere Febbo – continua Zappalorto – è facile ricordare che fino al 2014, quando eravate al Governo dell’Abruzzo non c’era il regolamento degli standard che pure il Presidente Chiodi ha avallato e che poteva consentire molto più facilmente di ottenere una deroga sui numeri, mentre oggi non è più così. Ad ogni modo, parlando di emodinamica a Vasto, fermo restando che il percorso su quel territorio è sempre fondamentale e la condivisione con il Molise è necessaria per far sì che ci siano i requisiti, l’impegno della Regione è sempre stato quello di garantire a tutti pari diritti, senza privilegi. Le argomentazioni dell’agenzia sanitaria sono tecniche e rispondono a domande tecniche. Affermare – come fanno l’Onorevole Amato e il consigliere Febbo – puntualmente alleati che c’è un indirizzo politico sul punto è semplicemente una strumentalizzazione. Come Consigliere provinciale di Chieti ho constatato l’impegno della Regione rispetto all’emodinamica e io credo nel lavoro di questa Regione, perché questa regione ha già fatto uno sforzo straordinario a Vasto. Questi i fatti:
- Non poteva essere ospedale di primo livello eppure c’è riuscita
- Sta portando a casa l’accordo sul nuovo ospedale
- Ha portato l’ictus e dunque la stroke unit che non c’era né ai tempi dell’assessore Febbo né ai tempi dell’ex assessore Mazzocca, di cui Bucciarelli era collaboratore.
- Ha portato la lungodegenza.
- Si sta per inaugurare la scuola infermieri.
Quindi perché non dovrei fidarmi?