Una diffida al comune di San Salvo e un invito alle altre amministrazioni pubbliche “ad astenersi dal conferire incarichi per la redazione di strumenti urbanistici a professionisti che non ne hanno la competenza piena, ma solo settoriale in violazione della normativa”. Arriva dall’ordine degli architetti della provincia di Chieti il monito ai comuni che disattendono le disposizioni legislative.
“Si fa rilevare che per gli incarichi relativi alla valutazione di impatto ambientale, biologi, ingegneri con laurea in ingegneria civile ed ambientale ed ingegneri con laurea in ingegneria industriale hanno competenze circoscritte al loro settore professionale”, scrive il presidente dell’ordine, Massimiliano Caraceni, “è stato inoltre chiarito che i biologi devono limitare la loro attività alla valutazione di impatto ambientale, relativamente agli aspetti biologici e non a quelli di Vas. Questo ordine professionale, nel ritenere detti incarichi illegittimi e lesivi della dignità professionale della categoria che rappresenta, ha diffidato il comune di San Salvo, ed ha invitato le altre pubbliche amministrazioni ad astenersi dal conferire incarichi di Vas, Via e Vinca ai professionisti che non ne hanno le competenze, se non per i soli aspetti di settore, e si riserva di porre in atto ogni possibile iniziativa qualora gli enti non dovessero agire in ossequio alle disposizioni”, conclude categorico Caraceni.
La nota inviata dall’organo di rappresentanza degli architetti teatini prende spunto, in particolare, dall’incarico affidato alcuni mesi fa dal comune di San Salvo ad un biologo per la redazione della Vas (Valutazione ambientale strategica) nell’ambito della variante al piano regolatore. Si tratta, in ogni caso, di una pratica piuttosto diffusa nelle amministrazioni pubbliche, al punto da indurre l’ordine degli architetti a prendere una posizione ufficiale a tutela della categoria di professionisti che rappresenta.
Anna Bontempo (Il Centro)