A distanza di 28 anni dalla firma del Gemellaggio tra le Città di Vasto e Perth, siglato nella città del West Australia il 18 dicembre del 1989, ci si interroga sul futuro. Il fenomeno dell’emigrazione degli italiani verso altri Stati e Continenti, che subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale raggiunse l’apice, con il passare del tempo si è ridotto notevolmente.
Sul finire degli anni quaranta e cinquanta furono migliaia i cittadini abruzzesi e vastesi che a bordo di navi raggiunsero l’Australia alla ricerca di lavoro e di un futuro. Lì, nel West Australia, con il lavoro, molto spesso durissimo, si sono affermati raggiungendo anche ruoli importanti all’interno di quella società multietnica.
Il Gemellaggio tra Vasto e Perth, fortemente voluto dal compianto comm. Silvio Petroro, si concretizzò per una serie di concause positive che portarono l’Amministrazione Comunale della capitale del West Australia ad accettare la proposta formulata dai nostri emigranti che da quelle parti, a Stirlingh, hanno realizzato anche un Social Club frequentato in quegli anni da migliaia di emigranti.
Le generazioni successive agli emigranti del primo dopoguerra hanno ancora interesse a coltivare i rapporti con la terrà di origine dei loro padri e dei loro nonni?
E’ questa la domanda che amministratori ed ex amministratori della Città, su iniziativa di Gianni Petroro, insignito anni fa della cittadinanza onoraria della Città di Perth e presidente del Comitato Pro Emigranti, hanno posto al comm. Tony Fini, un abruzzese originario della vicina Casoli che a Perth ha realizzato un vero impero lavorando con serietà e dedizione nel mondo dell’edilizia e del comparto agricolo.
Francesco Menna, Giuseppe Forte, Luciano Lapenna, Filippo Pietrocola, Giuseppe Tagliente ed Antonio Prospero (ndr: gli ultimi 4 ex sindaci di Vasto) hanno dialogato con mister Fini elaborando idee e progetti da sviluppare nel prossimo futuro. Fra due anni il Gemellaggio festeggerà l traguardo dei 30 anni. Un appuntamento importante al quale bisognerà arrivare con rilanciato entusiasmo e convinzione ma soprattutto con il coinvolgimento delle nuove generazioni.
Giuseppe Forte