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“Luciano Lapenna è il vero responsabile del disastro politico e finanziario”

Scoppiettante conferenza stampa di Ivo Menna, ambientalista storico, che evidentemente deluso dall’andazzo politico-amministrativo di una città, a suo dire, in gravissima difficoltà su tutti i fronti, ha deciso di tornare davanti ai giornalisti accompagnato da tanti ex dipendenti Svoa e cittadini comuni che lo seguono con immutato affetto. Le lotte sull’amianto, le ultime battaglie contro l’Inps lo tengono in costante apprensione. Eppure, il suo incontro è stato dedicato per larga parte alla politica e al Pd, partito che lo vede tra i tesserati e che tra pochi giorni andrà al congresso cittadino. Gli abbiamo rivolto qualche domanda.

Che congresso sarà?

“E chi lo sa? Avete saputo qualcosa? Non è dato sapere. Apprendiamo dalla stampa che è stato già scelto il segretario provinciale. Da chi? Boh! Il partito ormai è un’associazione segreta gestita da alcuni soggetti ben riconoscibili e interessati soltanto alle loro carriere politiche, non certo ai problemi del partito e dei cittadini. Il massimo responsabile di questa condotta sciagurata è Luciano Lapenna. È stato Sindaco per dieci anni, ha sfiancato la città con scelte sempre improntate all’inciucio con politicanti di destra ben noti, ha condotto la città al disastro politico e, cosa ben peggiore, finanziario”.

Da oltre un anno, però, c’è un Menna Sindaco?

“Sì e lo dico con dolore, perché Francesco è ingabbiato, imprigionato da chi non vuole il bene di Vasto. Lui ha vinto le elezioni, ha promesso il ricambio generazionale ma chi lo circonda non glielo ha consentito appieno. Quando è andato sotto con la votazione su Pollutri avrebbe dovuto dare le dimissioni immediate. È stato un grosso errore politico. Se adesso pensano, come si vocifera, di consegnare la segreteria politica a Pollutri, fanno un altro grosso errore e mi troveranno severo oppositore. Se pensano di giocare con la pelle dei cittadini, se pensano di prendere in giro i tanti anziani tesserati che sono qui, si sbagliano. L’arroganza e la prepotenza che ho visto durante l’ultimo Consiglio comunale non appartengono a mio nipote. Con arroganza e prepotenza non si va da nessuna parte. Purtroppo la qualità degli eletti è scadente, non c’è una voce che si erge, una voce credibile. Parla soltanto Lapenna ma Lapenna non ha mai parlato per il bene degli altri, non ha mai considerato il partito, non lo ha mai voluto. Lapenna si occupa di sé. Adesso insegue, dopo aver fatto solo politica, l’ultima ciliegina. Ma sanno questi signori che fine farà il Pd alle prossime elezioni?”.

Insomma, Menna solito bastian contrario?

“Macché, sono realista. Questi vanno a sbattere e si faranno anche tanto male. Lapenna e la sua Giunta rinviati a giudizio, la Pulchra che fa il decreto ingiuntivo per un milione di euro, l’Avvocatura che fa scadere i termini per opporsi, la Corte dei conti che delinea una situazione gravissima e un Consiglio comunale ridotto a un ring dove dall’opposizione picchiano duro e dalla maggioranza non si sente una sola parola, per incapacità e inadeguatezza. È uno spettacolo desolante, lo spettacolo creato ad arte da Lapenna per lunghi anni. Si è circondato di mediocrità, ha distrutto la Sinistra, perché di Sinistra non è mai stato, ha preso in giro tanti cittadini che gli avevano creduto. Adesso opera sott’acqua, come ha sempre fatto, per logorare l’attuale amministrazione. Dove c’è una manovra c’è sempre il suo zampino. Gli altri dormono, ma zio Ivo non dorme. I capelli di Lapenna sono tutti contati, lo seguo passo passo, mi troverà sempre sul suo cammino perché non gli consentirò di continuare a fare danni, a promettere e a non mantenere. Ha fatto di tutto per consentire a Bellafronte di essere il padrone del Rossetti e della Scuola civica. Gli ha rinnovato il contratto prima di andare via da Sindaco. Ho le carte su tutto. Parlo sempre con le carte, non a vanvera. Lo aspetto al varco. Può divertirsi con gli sbarbatelli, non con il sottoscritto.

Durerà questa amministrazione?

“Le elezioni le ha vinte il Sindaco, non chi lo circonda e lo consiglia. Sta a lui non fare il prepotente, ma amministrare la città sulle linee indicate in campagna elettorale. È ancora in tempo, ma il tempo sta scadendo”.

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