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Ecco i soldi per sistemare le strade a pezzi

Arrivano 9 milioni di euro per la viabilità dell’Alto Vastese, ma per sistemare definitivamente la rete stradale ne occorrerebbero 200. Potrà intervenire solo sulle arterie più dissestate la Provincia che dalla Regione ha ottenuto i fondi per i nuovi asfalti e per la messa in sicurezza delle bretelle ridotte a mulattiere. Le risorse a disposizione  sono quelle del Masterplan che sono state rimodulate per destinarle alle quattro province abruzzesi in base alla quantificazione dei danni riportati nel dossier della Protezione civile nazionale. A quella di Chieti sono stati assegnati 16 milioni di euro, di cui 9 per il Vastese.

“Interverremo esclusivamente sui codici rossi”, chiosa il presidente Mario Pupillo che ha scelto l’aula consiliare di Vasto per illustrare le azioni da mettere in campo. Presenti il sindaco Francesco Menna, il presidente Anci Abruzzo Luciano Lapenna, il primo cittadino di Fresagrandinaria,  Giovanni Di Stefano e il capogruppo Pd, Vincenzo Sputore.

Giovedì ci riuniremo  con i tecnici e con l’ingegner Cristini, responsabile dei lavori pubblici,  per iniziare a mettere ordine sulle richieste che sono arrivate e che continuano ad arrivare sulle strade dissestate”, spiega Pupillo, “è chiaro e voglio dirlo ai cittadini che i 16 milioni messi a disposizione della Provincia di Chieti, di cui 9 per l’Alto Vastese,  non sono sufficienti per mettere a posto tutta la rete viaria. Fornisco un dato:  1.800 chilometri di strade avrebbero bisogno di circa 200 milioni di euro, quindi stiamo parlando dell’8% della somma necessaria. Faremo come i medici in Pronto Soccorso”, prosegue Pupillo, “daremo priorità ai codici rossi, cioè alle zone più importanti ed urgenti, come la viabilità scolastica dei centri interni e le strade che limitano gli insediamenti industriali  . Il Vastese ha ottenuto 9 milioni perché la Regione ha  riconosciuto il dissesto idrogeologico che ha devastato la rete stradale. Quattro milioni spettano al Sangro-Aventino e 3 al Chietino-Ortonese perché ci sono state anche delle compensazioni con l’Anas. Da giovedì saremo subito al lavoro.  Tutti sanno che in inverno non si possono asfaltare le strade, quindi gli interventi inizieranno in primavera. Pensiamo di adempiere a tutti i  nostri compiti entro il 2018”.

I comuni hanno già  presentato le loro richieste e potranno continuare a farlo.

“Si aprirà un tavolo di discussione che deve essere ponderato ed equilibrato”, aggiunge Pupillo, “non deve cedere alle pressioni ma solo alle necessità vere discriminate anche attraverso degli indicatori, quali l’importanza della strada,  i flussi e l’esistenza di percorsi alternativi . Ci sarà un lavoro fatto bene ne sono sicuro perchè la nostra struttura,  benché dimezzata dalla legge Del Rio  che ha praticamente devastato l’architettura del personale all’interno delle Province, è in grado di assicurare un tempestivo intervento”.

                            Anna Bontempo (Il Centro)

 

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