“Quanto brucia la verità. Il famigerato e misterioso ‘Pd Territoriale’ ha perso l’ennesima occasione per tacere e, al contrario, ha prodotto la solita grottesca e insignificante risposta d’ufficio che, oltre a confermare le mie preoccupazioni e quelle dei colleghi di altri partiti, evidenzia il totale distacco dalla realtà e dalle problematiche che oggi vive il nosocomio di Vasto”.
Questa la secca replica del Consigliere regionale Mauro Febbo che sottolinea: “Il ‘Pd territoriale’ dovrebbe imparare ad ascoltare, in questo caso il personale medico, a riflettere e a giudicare con serenità le problematiche, affrontarle e tentare di risolverle o quanto meno trovare la soluzione o le strade da percorrere: questo in politica si chiama Amministrare! Ma questo è chiedere troppo a un partito che, oggi e non ieri, si riduce solo a rispondere con comunicati da Prima Repubblica dal sapore di naftalina incolpando e scaricando le colpe addirittura a chi governava precedentemente. Considerando la visione politica, racchiusa nei vari comunicati naftalina di risposta emanati dal ‘PD Territoriale’, credo fortemente che se continua di questo passo il PD sia destinato all’oblio e a scomparire arrivando a percentuali ridicole. Basta rileggere gli ultimi risultati elettorali e la situazione dentro le loro segreterie. Il PD regionale governa saldamente da quasi quattro anni e da più di undici anni la città di Vasto e credo che i cittadini, e non il sottoscritto, siano ben consapevoli di chi siano le responsabilità della vergognosa e penosa situazione in cui oggi, e non ieri, versano molti Reparti del presidio ospedaliero ‘San Pio’ che mai e poi mai, neanche ieri, hanno vissuto periodi così bui. D’altronde, le stesse motivazioni della mia denuncia sono state sollevate da vari esponenti politici sia del Partito Democratico (on. Amato) sia da un consigliere regionale (Mario Olivieri Presidente della Commissione Sanità) che oggi mantiene, spero ancora per poco, la maggioranza al Governo regionale di cui il ‘bocconiano’ assessore alla sanità è parte integrante. Oggi il ‘vostro’ assessore alle Politiche sanitarie ha beneficiato esclusivamente delle politiche di risanamento messe in atto, quelle si che sono certificate e fondate, dal Governo Chiodi di cui orgogliosamente ho fatto parte, che hanno risanato la Regione Abruzzo portandola fuori sia dall’indebitamento sia dalla etichetta di Regione Canaglia lasciata in eredità dal ‘vostro’ PD. Invece sottolineo come, dal beneficiare al passare poi al governo e alla gestione della Sanità, sia emersa tutta l’arroganza e la superbia di chi non riesce più ad interpretare le esigenze e le richieste dei territori. Ma questo i cittadini realisti lo sanno benissimo”.
“Ringraziando infine – conclude Febbo – i dottori, gli infermieri e tutto il personale paramedico che quotidianamente lavorano e mi sollecitano ad intervenire e denunciare le inefficienze e le problematiche inerenti il nosocomio del vastese, voglio raccomandare al ‘PD territoriale’ di stare sereno poiché dal canto mio continuerò a metterci la faccia, come ho sempre fatto ieri e oggi, e non nascondendomi, come i bambini con le mani sporche di marmellata, dietro un ridicolo e risibile marchietto territoriale”.