Venti giorni tenuta ben chiusa nel cassetto e, all’atto della consegna costretta ai Consiglieri comunali, tre pagine invece delle cinque presenti sul sito della Corte dei conti. Un deprecabile sabotaggio dei diritti dei Consiglieri, una “disavventura” patita dalla delibera della Corte stessa, prima taciuta e negata, poi finalmente fornita a chi avrebbe dovuto averla subito, ma incompleta. C’è stata una manomissione?
Le due pagine mancanti sono rimaste impigliate nella fotocopiatrice? O era bene che i Consiglieri non leggessero tutto della tragedia finanziaria (78% di scostamento) in cui versa il Comune di Vasto? Non sappiamo.
Una cosa però sappiamo: Giuseppe Forte non può ricoprire più la carica di Presidente del Consiglio. Va sfiduciato per la non più tollerabile parzialità, per essere egli al servizio non dell’intero Consiglio, ma del Sindaco e di chi lo ha posto politicamente sotto tutela. Urge la sfiducia e urge un Consiglio Comunale a cui ci chiama la Corte per chiudere il grave buco (9,2 milioni di euro al 31 agosto, ma oggi ben oltre i 10) causato da una gestione allegra e di irresponsabile sperpero del denaro pubblico.
I Consiglieri comunali
Davide D’Alessandro (Vasto2016)
Alessandro d’Elisa (Gruppo Misto)
Guido Giangiacomo (Forza Italia)
Edmondo Laudazi (il nuovo Faro)
Francesco Prospero (Progetto per Vasto)
Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia)