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Una riforma degli uffici dell’accoglienza turistica

È destinata a subire un profondo cambiamento la rete dell’accoglienza turistica regionale, in modo da permettere ai territori di comunicare con i nuovi linguaggi della promozione turistica. Ieri mattina a Pescara  il vicepresidente della Giunta, Giovanni Lolli, e il presidente della commissione Turismo in Consiglio regionale, Lorenzo Berardinetti, hanno incontrato i sindaci dei comuni che ospitano gli uffici IAT (Informazione e accoglienza turistica) che hanno progressivamente perso il coordinamento regionale con la soppressione, nel 2012, dell’Aptr.

L’idea è di presentare un progetto di legge che detti le condizioni per una riorganizzazione del settore, attraverso la conferma del ruolo dei Comuni. “L’obiettivo – hanno spiegato Lolli e Berardinetti – è il trasferimento della competenza dell’attività degli attuali uffici Iat agli enti locali in raccordo con le DMC e PMC, conservando in capo alla Regione le funzioni di direzione, coordinamento e controllo del sistema informativo turistico regionale, indicando procedure standard e uniformi. E’ un lavoro che richiede pazienza e confronto continuo con i territori, perché scontiamo anni di ritardo che hanno compromesso la qualità dell’informazione e dell’accoglienza turistica a livello regionale”.

In questo senso, il progetto di legge all’esame della commissione è destinato a raccogliere i contributi dei sindaci, ma esso ha già indicato alcuni punti di partenza come la realizzazione di un Sistema informativo di destinazione (DIS) con una rete di uffici e punti di informazione con la predisposizione di uffici differenziati in base ai servizi offerti, alle funzioni svolte, alla stagionalità e alla tipologia.

“Ci troviamo a gestire un passaggio importante – ha aggiunto Giovanni Lolli – perché il nuovo sistema di accoglienza e informazione dovrà tener conto dei nuovi linguaggi che ormai si sono consolidati nella comunicazione dell’offerta turistica. Il coinvolgimento delle DMC, PMC, Pro Loco nell’eventuale gestione degli attuali 24 uffici Iat è indispensabile, ma in questa fase chiediamo la collaborazione con altri soggetti pubblici e privati come i Parchi, le associazioni di categoria degli operatori turistici, i Consorzi. Questa riforma poi – conclude Lolli – è in linea con gli indirizzi del Piano strategico del Turismo del ministero dei Beni culturali e del Turismo”.

La struttura del nuovo sistema prevede uno o due uffici regionali di coordinamento gestiti dalla Regione, gli uffici Iat, gli uffici informativi, punti informativi o info point, corner point e “ufficio on line”.

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