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MotoGp, Iannone chiude la gara al 17esimo posto

Una gara contraddistinta dal bagnato quella che ha visto il pilota vastese Andrea Iannone partire dalla nona posizione e chiuderla al 17esimo posto. A salire sul podio più alto Andrea Dovizioso seguito da Jorge Lorenzo e Johann Zarco. Quarto Marquez.

Dovizioso vince in Malesia e rimanda la partita iridata all’ultimo appuntamento a Valencia. Se vorrà conquistare il suo sesto titolo Marquez, 4° al traguardo, dovrà farlo danzando in Patria, dove arriverà con un vantaggio di 21 punti sul forlivese – cuscinetto peraltro molto comodo -, che però non molla. Sul bagnato di Sepang, dove l’anno scorso in condizioni analoghe iniziò il decollo della sua carriera, arrivata appunto a farlo planare vicino a inesplorate vette iridate, Dovizioso vince il suo sesto GP stagionale e ringrazia il compagno Jorge Lorenzo, 2°: il maiorchino disputa una gara impeccabile, poi un suo dritto a 5 giri dalla fine consegna la leadership al forlivese che viene ‘scortato’ fino al traguardo. Avrebbe meritato il successo Jorge, anche per sbloccarsi definitivamente nella sua difficile stagione di esordio a Borgo Panigale, ma la ragione di squadra non poteva non prevalere e il gruppo cresce anche con questi esempi. Bel terzo posto per Zarco, con la Yamaha Tech3, molto efficace con la sua guida dolce in condizioni difficili.
LA LOTTA. Il duello finale fra Marquez e Dovizioso si sposta quindi a Valencia: qui in Malesia non c’è stato. Lo spagnolo è partito molto bene, ma Dovizioso lo ha passato presto per andarsi a prendere la gloria del sesto successo dell’anno, pareggiando i conti con lo spagnolo in fatto di trionfi stagionali. In casa Ducati va messa sul piatto la splendida prestazione di Lorenzo e la caparbietà di Dovizioso che meritava di giocarsi il titolo nell’ultimo atto, anche se il forlivese a Valencia arriverà, non solo per il gap, non certo con i favori del pronostico.
BAGNATO FATALE. Il bagnato fa salire sul palco dei protagonisti la Ducati, prima doppietta stagionale, e spegne le velleità del poleman Pedrosa e delle Yamaha ufficiali, sempre in difficoltà in queste condizioni: Dani arriva 5°, mentre Rossi, 3° al mattino nel warm up asciutto, non fa meglio di 7° e Vinales addirittura 9°. Menzione di onore per Danilo Petrucci: il ternano deve partire dal fondo per noie alla sua Ducati Pramac, ma nelle sue condizioni preferite risale la corrente come un salmone fino al 6° posto: bravissimo.
LA GARA. Uno scroscio di pioggia prima del via spariglia tutto dopo qualifiche e warm up asciutti: tutti con le rain, ma con Pedrosa e Zarco, i primi due della griglia, a scegliere la mescola più soft al posteriore. Allo spegnimento dei semafori allungo di Zarco, con bello scatto di Lorenzo e Marquez e Dovizioso in scia. Gruppo sgranato, con le Yamaha in sofferenza e la Ktm di Smith nelle zone nobili. Al 5° giro Dovizioso passa Marquez, cadono Lowes, Rins e Baz, e dal 7° giro il margine di Zarco inizia a calare. Lorenzo incalza con il compagno dietro e Marquez in controllo e al 9° giro Jorge va al comando. Dovizioso è 2° e scattano automatiche le domande su giochi di squadra in casa Ducati perché Marquez è 4°e lontano pure da Zarco. Il dritto di Lorenzo risolve la questione: avrebbero meritato entrambi, Jorge e Dovi, ma è giusto che la rossa vada a giocarsi il titolo nell’ultimo atto di una stagione comunque da incorniciare.
gazzetta.it
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