Cantine e seminterrati diventano abitabili, ma con vincoli ben precisi lungo la fascia costiera e nelle aree soggette a dissesto idrogeologico. Via libera del consiglio comunale, con i soli voti della maggioranza, alla delibera che recepisce parzialmente la legge regionale “salva garage” impugnata dal Consiglio dei Ministri. Secondo il Governo Gentiloni il provvedimento varato dalla giunta presieduta da Luciano D’Alfonso, presenta dei profili di illegittimità. Ieri l’assemblea civica ha dato il via libera alle disposizioni per il recupero del patrimonio edilizio esistente, che di fatto rendono abitabili garage e scantinati. Le minoranze hanno votato contro.
“Il contenuto della delibera approvata dal consiglio comunale consente alcuni interventi, ma pone limiti a condoni su tutto il territorio comunale”, commenta Luciano Lapenna, coordinatore cittadino del Pd, che esprime soddisfazione per il provvedimento approvato “che pur consentendo alcuni cambiamenti di destinazione d’uso, evita ed impedisce un condono a tappeto. Le opposizioni che hanno votato contro hanno dimostrato ancora una volta di essere contrari alle regole urbanistiche”.
Di “condono” ha parlato Dina Carinci, consigliere comunale del Movimento 5 stelle, la quale, oltre a sottolineare “i numerosi problemi applicativi” ha anche ricordato che le disposizioni regionali sono state impugnate dal Consiglio dei Ministri.
Critici anche Guido Giangiacomo (Forza Italia), Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia-An), Alessandra Cappa (Unione per Vasto) e Francesco Prospero (Progetto per Vasto).
La seduta, convocata dal presidente Giuseppe Forte, è tornata ad occuparsi anche della situazione finanziaria dell’ente. Ed in particolare sul disequilibrio di cassa pari a 9,2 milioni di euro corrispondente al 78% delle riscossioni di parte corrente. Anche in questo caso le minoranze hanno incalzato il sindaco Francesco Menna sulle criticità accertate dalla sezione regionale della Corte dei Conti che con una delibera del 21 settembre ha richiamato l’attenzione del consiglio comunale “affinchè provveda all’adozione di idonei interventi”.
Il primo cittadino ha promesso che ci sarà una “seduta dedicata”: tornerà in aula con la risposta per i giudici contabili , alla presenza dei revisori e degli uffici finanziari. Non sono mancati battibecchi e punzecchiature. In particolare Menna si è mostrato particolarmente risentito per alcune affermazioni del forzista Giangiacomo. Sospesi alle 14 i lavori sono ripresi intorno alle 16 per la discussione delle interrogazioni e delle interpellanze.
Anna Bontempo (Il Centro)