Il Comune indice la gara per la raccolta e lo spazzamento dei rifiuti per i prossimi due anni, ma dall’appalto resta fuori il Civeta. Il Consorzio intercomunale che gestisce l’impianto di Valle Cena non è tra le quattro società che, alla scadenza dei termini, hanno risposto al bando presentando la loro offerta. Una mancata partecipazione dovuta, a quanto pare, alla mancanza di un requisito.
“Dopo Vasto, San Salvo e Monteodorisio anche Cupello si aggiungerà al triste elenco dei comuni fondatori dell’impianto che scelgono il privato nel servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in luogo del Consorzio di cui sono proprietari”, annota Camillo D’Amico, consigliere della lista civica Il Cambiamento, “e per Cupello la colpa è ancora più grave perche sede fisica dell’impianto. Resta incerto anche il conferimento dell’organico. Tutto ciò non farà altro che impoverire il Civeta che si troverà costretto a cercare il rifiuto riciclato da lavorare all’esterno, sia per mantenere i livelli occupazionali sia per garantire l’equilibrio dei costi di gestione. Così si contribuisce forse, irreversibilmente, al perdurante snaturamento da tempo in atto nel Consorzio nato come impianto di compostaggio e riciclaggio ma sempre più, invece, semplicemente utilizzato come discarica”.
Per D’Amico “l’amministrazione guidata da Manuele Marcovecchio politicamente non ha fatto una scelta saggia, ponderata e lungimirante. Si sarebbe potuto adottare un contratto di servizio e non bandire una gara d’appalto”, sostiene il consigliere di minoranza, il quale ricorda che “il pericolo dell’esclusione era stato palesato pubblicamente dal commissario straordinario del Civeta, Franco Gerardini nella pubblica iniziativa promossa dal mio gruppo e dall’omonima associazione lo scorso settembre”.
In attesa dell’aggiudicazione dell’appalto il Consorzio ha ottenuto la proroga del contratto fino a febbraio 2018.
Anna Bontempo (Il Centro)