La società Cupello ambiente srl presenta un progetto per la realizzazione di una quarta vasca di 455mila metri cubi a servizio del Civeta. Il Commissario straordinario Franco Gerardini prende le distanze dall’iniziativa che definisce “squisitamente privatistica”, ma gli ambientalisti non ci stanno e tornano alla carica parlando di un vero e proprio giallo, dal momento che i terreni sui quali verrà costruita la nuova discarica sono di proprietà del Consorzio, il quale si dichiara “estraneo”.
“La quarta discarica a Cupello sta diventando un giallo”, dicono dalla segreteria operativa del Forum abruzzese H2O, “il Commissario Gerardini, in seguito al comunicato da noi diffuso che divulgava la notizia del deposito del progetto, ha sostenuto che l’iniziativa è di un privato e che il Civeta è estraneo. In realtà noi stessi nel comunicato avevamo scritto chiaramente che la società Cupello Ambiente srl aveva presentato il progetto. L’aspetto che pare incredibile, vista la precisazione del Commissario, è che i redattori degli elaborati per conto del privato mettono nero su bianco che i terreni su cui vorrebbero realizzare la discarica sono del Consorzio pubblico, il Civeta. L’estratto è inequivocabile”, rincarano la dose gli ambientalisti, “da quanto leggiamo nelle carte, questo privato sarebbe il gestore del terzo invaso, da 450.000 mc, inaugurato solo nel 2016”.
Secondo i progettisti la quarta vasca si rende necessaria “in considerazione del progressivo esaurimento della volumetria residua della discarica a servizio degli impianti (terzo invaso), al fine di garantire la continuità del servizio fornito ai comuni consorziati”.
Il bando di gara per la realizzazione e gestione della terza vasca fu lanciato dal Civeta nel 2015 ed aveva un valore di trenta milioni di euro.
“Non siamo riusciti a trovare un bando per la realizzazione di questo quarto invaso a servizio del Consorzio”, precisa l’associazione guidata da Augusto De Sanctis, “ nè l’affidamento da parte del Civeta a terzi. Tutto ciò è legittimo? Oppure è solo un atto unilaterale di un privato, cosa che sarebbe a nostro avviso gravissima, anche perchè si tratta del soggetto gestore dell’attuale discarica e non un soggetto sconosciuto al Civeta stesso? Aspettiamo, quindi, carte ufficiali che chiariscano meglio la vicenda”.
Insomma, sono tante le perplessità, ma una cosa emerge chiaramente: se si progetta una quarta discarica significa che i rifiuti indifferenziati, che avrebbero dovuto rappresentare una percentuale residua, stanno aumentando in barba alla mission del Consorzio intercomunale, snobbato dagli stessi comuni che lo hanno fondato.
Anna Bontempo (Il Centro)